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From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 28 Jan 2003 20:50:20 +0100

Luca Carlon ha scritto:
> ...
> In questo problema per esempio mi dicono che ho un protone in
> quiete e applico poi una tensione di 60V. Vogliono sapere la velocita' a cui
> arriva. Poi mi dicono di fare lo stesso con l'elettrone.
Avresti fatto meglio a riportare l'enunciato esattodel problema, perche'
come ce lo racconti qualcosa non ha senso.
*Dove* la applichi la tensione di 60 V? Fra degli elettrodi? Dove sta il
protone (l'elettrone)?

> ...
> Come valori assoluti non ci sono problemi, ma per i segni e' un disastro. Per
> il protone tutto e' positivo, pero' il -2 mi fa diventare tutto negativo e
> quindi non posso calcolare nulla data la presenza della radice. Nel caso
> dell'elettrone invece ok.
Ma ragionare un po', invece di scrivere solo formule?
E' ovvio che un protone *non puo'* "risalire" una diff. di potenziale:
se inizialmente si trova nel punto a potenziale zero, il campo lo
spingera' verso punti a potenziale piu' basso, cioe' negativo.
Per l'elettrone e' l'opposto: quando si usavano i tubi elettronici,
tutti sapevano che gli elettroni vanno dal catodo all'anodo, che e'
positivo rispetto al catodo...

Per questo dicevo che occorre vedere l'enunciato esatto: potresti essere
tu che non hai badato a qualche indicazione, oppure (non lo escludo,
purtroppo) che il problema sia un altro problema ... Non lo dico: l'ho
detto ieri ;-)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Tue Jan 28 2003 - 20:50:20 CET

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