Il 21 Gen 2003, 11:18, stefjnoskynov <fedelenews_at_supereva.it> ha scritto:
> In article <4299.150T2603T13276560paolrus_at_libero.it>, paolrus_at_libero.it
..........
> Se tu leggi un qualsiasi libro che spiega la relativit� ti accorgi che
> per arrivare al concetto di dilatazione spazio-temporale il libro espone
> una nuova procedura per definire un orologio e quindi il tempo.
Scusami ma questo semplicemente non e' vero. La procedura di misura del
tempo *deve* essere la stessa per tutti!
Forse ti riferisci all'uso che Einstein fa della luce per *sincronizzare*
tra di loro gli orologi di un sistema di riferimento.
.............
>Per me il tempo classico e il tempo relativistico sono un esempio, sono
entrambe
> associate alla nostra sensazione dello scorrere degli eventi ma sono
> ottenute attravero definizioni operative distinte, ....
No, in Relativita' viene introdotto il tempo locale per cui due osservatori
diversi possono essere in disaccordo nel misurare l'intervallo di tempo tra
due eventi.In fisica classica questo non avviene perche' il tempo e'
assoluto e si postula che scorra allo stesso modo per tutti gli osservatori.
Si passa dal tempo locale relativistico a quello assoluto , semplicemente
considerando velocita' cosi' basse rispetto a quella della luce, che a tutti
gli effetti pratici potremo considerare quest'ultima infinita.In questo caso
le trasformazioni di coordinate di Lorentz coincidono con quelle di Galileo.
........
> Soffermiamoci su questo fatto delle definizioni operative delle grandezze
> fisiche e poi arriverai a capire quello che volevo dire io in merito
> all'esempio del suono (giusto o sbagliato che sia). Ti garba l'idea che
> una grandezza fisica � definita dalla sua definizione operativa ed
> Einstein ha definito una NUOVA grandezza fisica (sulla base di una nuova
> definizione operativa) e l'ha chiamata tempo relativistico? Ti garba
> l'idea che la corrispondenza biunivoca che facciamo tra nostre sensazioni
> e grandezze fisiche � sbagliata?
Come detto sopra le grandezze fisiche spazio e tempo utilizzate da Einstein
sono le *stesse* utilizzate in fisica classica: lo spazio si misura sempre
con lo stesso metro, il tempo si misura con lo stesso orologio.
Einstein ha utilizzato solamente questo postulato per ricavare la teoria
della Relativita' ristretta:
"La velocita' della luce e' la stessa in *tutti* i sistemi di riferimento
inerziali".
Da questo postulato derivano le trasformazioni di coordinate di Lorentz che
ti permettono di confrontare le misure di un osservatore con un altro che si
muove rispetto al primo a velocita' costante V.
Ciao.
Riccardo
Riccardo
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Received on Tue Jan 21 2003 - 14:05:17 CET