Re: dubbio (banale ?) di meccanica - effetti della pressione sui solidi

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Wed, 11 Aug 2021 21:07:54 +0200

Non cito nessuno, perché non avrebbe senso.
Infatti non riesco a destreggiarmi tra le varie ipotesi,
controipotesi, ragionamenti semplicmente del c... da parte di chi è
completamente analfabeta sull'argomento; altri che vanno avanti a un
tanto al chilo :-(
Potrei salvare solo Giorgio, ma in realtà neppure lui, che non ha il
buon senso di capire che dare spiegazioni come le sue a uno come
Soviet_Mario è peggio che tempo sprecato. E' anche perdita di tempo
per chi vorrebbe capirci qualcosa e si trova sballottato tra livelli
di discorso incompatibili.

Io per mio conto ho cercato di stabilire un enunciato preciso del
problema:
"Assumiamo un solido omogeneo e isotropo, immerso in un fluido. In
condizioni statiche e assenza di gravità, quindi con pressione costante
nello spazio e nel tempo.
Ciò posto, nel limite elastico (vulgo, legge di Hooke) si può asserire
che la deformazione del solido è uniforme, ossia che il solido cambia
la sua forma solo per similitudine, e che il tensore degli sforzi al
suo interno è omogeneo e isotropo?

Chi non capisce la terminologia per favore vada a farsi una
passeggiata al fresco e non mi faccia perdere tempo.
Il problema non è di quelli che si trattano a chiacchiere (ammesso che
ve ne siano in fisica).

Fatto questo, mi sono riletto le prime pagine della "Teoria
dell'elasticità" di L&L (l'unico libro che ho in materia).
Debbono bastare le prime pagine, perché poi si va molto più nel
difficile.
Mi aspettavo, a dire il vero, che la questione fosse trattata magari
velocemente ma con chiarezza, oppure che fosse rimandata a qualche
problema. Ma sono rimasto deluso.
Sarò rimbambito? Sta di fatto che non ho ancora capito se la risposta
ci sia, se sia banale, oppure come si debba procedere per trovarla.

Forse sapete che io non sono mai stato molto tenero con L&L, in
generale. Lo trovo un trattato dogmatico, ossia pochissimo critico,
che scarsamente indica le basi e spesso dà troppe cose per scontate.
Lo stesso è capitato ora.
Se riuscirò a fare progressi mi farò vivo, ma per ora eviterò anche di
leggervi, per le ragioni che ho già detto.

Se mi giudicate un vecchio incazzoso magari avete ragione, ma anch'io
credo di avere le mie ragioni.

PS per Soviet. Sono ancora alle prese con l'altro problema, quello dai
gruppi acidi su una matrice solida immersa in un liquido.
Le equazioni le ho scritte da tempo, e credo si possano risolvere per
funzioni elementari.
Però (e qui sicuramente l'età ha il suo peso) i conti procedono
lentamente, con frequenti errori che debbo correggere :-(
Chissà se riuncirò ad arrivare in fondo...
-- 
Elio Fabri
Received on Wed Aug 11 2021 - 21:07:54 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:09:59 CET