Il 13 Gen 2003, 16:41, "Massimo" <cybernetshop_at_hotmail.com> ha scritto:
> Salve, ho un quesito da porvi che mi perseguita da qualche tempo:
> Se � vero che le particelle elementari non sono definibili in termini di
> posizione e moto contemporanemente, perch� non dovrebbero avere queste
> caratteristiche indipendentemente dalla nostra osservazione?
Infatti Einstein ad esempio, non ha voluto credere cio' fino alla sua morte!
Anche al giorno d'oggi ci sono teorici che cercano nuove strade per
ritrovare, se possibile ovviamente, un accordo tra i risultati sperimentali
del micromondo e quanto sembra naturale alla mente umana.
Considera una scatola dove c'e' una biglia che puo' essere o rossa o nera,
ebbene *se fosse possibile* applicare la meccanica quantistica a questo
sistema macroscopico, secondo l'interpretazione ortodossa non *potremmo*
pensare, prima che la scatola venga aperta, sia *o* rossa *o* nera, ma che
viva in una sorta di sovrapposizione rosso-nera (nessun riferimento alla
squadra del Berlusca!), e che solamente nel momento che tu aprissi la
scatola la biglia "deciderebbe" il proprio colore, probabilmente gettando in
aria una moneta!.
Questo e' quanto.
Bohr, Heisemberg, Born e tanti altri ci hanno inculcato che questo e' tutto
cio' che possiamo sperare di ottenere, e che neppure Dio in persona, per
dire, potrebbe conoscere con certezza il colore della biglia prima di aprire
la scatola: Einstein e tanti altri non erano d'accordo, ma la storia
successiva sembra aver dato loro torto.
Ciao.
Riccardo
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Received on Wed Jan 15 2003 - 11:56:09 CET