Re: Insegnamento della Fisica

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Sat, 11 Jan 2003 00:09:43 +0100

Antrox wrote:
...
> Il mio libro, che quest'anno affronta l'elettromagmetismo, mi sembra che dia
> troppa importanza alla formula.
> Sicuramente mi fa capire leggi importanti, come quella di Omh, di Kirchhoff,
> ecc.. ma mi sembra troppo tecnico e inoltre in ogni pagina inserisce una
> formula facendo s� che alla fine dell'anno devo sapere centinaia di formule
> che non ho mai usato e non user� mai.

> Allora mi chiedo non � meglio imparare l'importanza del concetto di campo in
> generale, della differenza tra massa gravitazionale e inerziale, del vuoto,
> delle costanti, dello spazio-tempo, e comunque di tutti i concetti fisici
> primari invece di andare sullo specifico (che � imporante ma serve pi� ad un
> ingegnere che ad un fisico) ?

Credo che tu stia facendo una separazione eccessiva tra "specifico" e
"concetti" e stia mancando di molto cosa e' la fisica.
Fisica non e' filosofia (senza per nulla sminuire la filosofia) anche
se nel DNA della fisica c'e' anche la filosofia.
Tu dici grosso modo "meno formule e piu' concetti". Sono d'accordo che
troppe formule imparate a memoria non servono a capire la fisica ( ma
neanche la matematica o l' economia). Pero' in fisica i concetti slegati
  da una formulazione quantitativa non vanno lontano.
Se quindi uno vuole imparare la fisica e non favolette opinabili ed
incontrollabili deve imparare anche il linguaggio con cui da 400 anni si
costruisce questa parte del nostro sapere. Perche' alla base della
fisica da Galileo in poi c'e' la continua verifica quantitativa oltre
che qualitativa del nostro grado di "comprensione".

> Per farmi capire credo che sia pi� imporante mettere l'accento sul sapere
> che tra due corpi c'� un'attrazione senza che ci sia contatto diretto
> piuttosto che studiare la formula specifica. ( almeno non per tutto)

Se resti al qualitativo non avrai alcun modo di stabilire una priorita'
tra elettromagnetismo ed "affinita' elettive". Ma la fisica non e' nata
per soddisfare bisogni estetici. Bensi' per avere una comprensione del
mondo che ci metta in grado di agire sullo stesso in modo predicibile.

E non direi che solo un ingegnere o uno scienziato professionista
abbiano bisogno di comprendere e padroneggiare la formulazione
matematica. Anche nella vita quotidiana c'e' bisogno di informazioni
quantitative. Puoi usare un libro di ricette (da imparare a memoria) o
essere in grado di capire ed usare almeno parte delle informazioni
quantitative. Se guardi il tachimetro dell' auto e vedi 120 km/h ti
sara' utile sapere che continuado cosi' in 1/2 ora avrai percorso 60
metri? Non credo che ti accontenti di sapere cha avrai percorso una
qualsiasi distanza maggiore di 5m ?

Il vero problema a livello di studio e' di capire a cosa servono
veramente le formule e non vederle come un "altro" da sopportare invece
di dedicarsi ai concetti. Ci sono dei concetti che sono nati a partire
dalle formule e che trovano solo una approssimazione caricaturale nella
descrizione "a parole".

Giorgio
Received on Sat Jan 11 2003 - 00:09:43 CET

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