cammino casuale e determinazione del numero di avogadro

From: stu <stu.79_at_libero.it>
Date: Fri, 10 Jan 2003 20:36:56 GMT

ciao a tutti! sono uno studente di fisica sarei molto grato a chiunque mi
potesse aiutare in questa cosa. Ammettendo che ci si sposti lungo un
percorso monodimensionale per piccoli passi ogni piccolo intervallo di
tempo, la distribuzione delle probabilit� di dove trovarsi � una gaussiana
che si schiaccia col tempo, e fin qui ok (non che sia banale ma ho trovato
un'ottima dimostrazione alla fine dell'Atkins). Poi si pu� stimare la
distanza che in media, in un certo intervallo di tempo, si coprir� (ci� non
� in contraddizione col fatto che il punto pi� probabile resta sempre
l'origine). Quello che non capisco � come Einstein abbia potuto stimare il
numero di Avogadro per mezzo di queste formule. Immaginando di mettere una
piccolissima pallina (ma grandina microscopicamente, una sospensione isomma)
di raggio a in un gas perfetto posso stimare il numero di urti che
sfruttando la n=1/4*densit�particelle*<v> e moltiplicando per la sua
superficie 4*pi*a, ma se uso il teorema di equpartizione per stimarne la
velocit� (e quindi trovarne infine il cammino libero medio, che va diviso
due volte per radice di due (no?) perch� la formula � riferita a un cammino
monodimenzionale) e sostituisco tutto, la relazione di Einstein non viene
fuori. Non trovo da nessuna parte, nemmeno con google. Il terzo dei tre
articoli di Einstein non � certo stato rivoluzionario come gli altri due, ma
che abbia un millesimo del materiale rispetto a loro! Qualcuno pu� spiegarmi
qualcosa o almeno dirmi dove trovare qualcosa? grazie e ciao!

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Received on Fri Jan 10 2003 - 21:36:56 CET

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