Roberto Rosoni ha scritto:
> Nella RR ci si riferisce spesso alle equazioni di Lorentz riguardo al
> comportamento di spazio e tempo in differenti sistemi inerziali (mi si
> perdoni questa descrizione ben poco formale).
> Se ben ho capito, queste equazioni sono precedenti ai lavori di Einstein
> sulla RR.
E' vero: infatti le ha scritte per primo Lorentz, poi Poincare' (mi
pare) ha dimostrato che lasciavano invarianti le eq. di Maxwell
> Ma allora, perche' si considera Einstein il "padre" della RR?
>
> Cosa non "vide" Lorentz?
Per Lorentz l'etere esisteva e costituiva un riferimento privilegiato.
La "sua" contrazione (necessaria per spiegare il risultato negativo
dell'esperimento di MM) era un effetto reale, dovuto al comportamento
delle interazioni e.m. tra corpi in moto.
Poincare' invece le vide solo come un espediente formale per salvare
appunto le eq. di Maxwell.
Solo Einstein seppe proporre l'interpretazione oggi accettata:
inesistenza dell'etere, totale equivalenza di tuti i rif. inerziali.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Fri Jan 03 2003 - 20:50:34 CET
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