Re: Si sa perchè se aumenta s/t ossia v , t rallenta?
On 1/2/11 6:02 PM, cometa_luminosa wrote:
...
> Se tu corri rispetto a me, io corro rispetto a te, allora secondo il
> tuo ragionamente il tempo dovrebbe passare piu' piano per entrambi?
> Ovviamente non e' possibile.
Dipende da "quale tempo". Se continui a parlare di "il tempo" come se
ce ne fosse uno solo assoluto continui ad alimentare la sorgente di
confusione.
> In realta' il tempo per te che corri o che non corri passa sempre allo
> stesso modo.
> Quello che invece cambia e' l'intervallo di tempo segnato dal tuo
> orologio rispetto a quello di un tuo amico *quando uno solo dei due
> torna indietro e vi ricongiungete per confrontare gli orologi*.
Qui stai mettendo troppa carne a fuoco e infatti si sente puzza di
bruciato :-(
Lasciamo stare la questione del "tornare indietro" con tutti i problemi
e falsi-problemi che il cosiddetto paradosso dei gemelli si porta con
se'. Ma non era questo quello che c'era direttamente nella domanda
originale.
Il punto � che gli orologi di due riferimenti in moto relativo,
sincronizzati allo stesso modo in ciascuno dei due riferimenti, non lo
sono tra di loro. E la situazione � completamente intercambiabile:
Se B si muove relativamente ad A, intervali di tempo (proprio) Dt_B,
misurati da orologi di B, corrispondono ad intervalli di tempo sugli
orologi di A pari a Dt_B*gamma (gamma=1/sqrt(1-(v/c)**2) ).
Viceversa, per B � A che si muove con una velocit� che ha lo stesso
modulo v. E, per B sono gli intervalli di tempo (proprio) di A che
vengono "dilatati" dello stesso fattore gamma (Dt_A*gamma).
Nessun bisogno di "tornare indietro" quindi.
Per quanto riguarda la domanda dell' OP (se si sa perch�) direi di s�,
almeno nella misura in cui la fisica � in grado di dire quali sono i
perch�: come conseguenza dei principi della relativit� che condensano
una buona dose di evidenza sperimentale.
Giorgio
Received on Sun Jan 02 2011 - 18:56:14 CET
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