Il 07/01/2013 18:23, Massimo 456b ha scritto:
> le cose lontane appaiono
> pi� piccole di quelle vicine.
> E' un fenomeno fisico dovuto
> all'ottica o � una interpretazione
> psicologica della realt�?
Penso sia vera l'una e l'altra cosa: oggetti della stessa dimensione a
distanze diverse, per le propriet� ottiche dell'occhio, proiettano sulla
retina immagini di dimensioni diverse; alla diversa dimensione percepita
� associata la cognizione empirica di distanza "energetica". Energetica
nel senso che per avvicinarsi tra loro l'oggetto osservato e
l'osservatore occorre spendere una certa quantit� di energia, ed �
questa cognizione a dare significato alla visione.
Ragionando in termini biologico evoluzionisti credo si possa dire che
quanto pi� � precisa la capacit� fornita alla mente dal binomio
percezione sensoriale/cognizione empirica di stabilire la distanza
energetica da un determinato oggetto, o da diversi oggetti tra loro,
tanto pi� questo corrisponde ad un vantaggio per l'essere biologico in
termini di autoconservazione sia individuale che di specie.
Se non vi fosse l'istinto all'autoconservazione la pura percezione non
avrebbe pi� significato per l'essere biologico di quanto ne abbia per
una telecamera.
Ma perch� questa curiosit�?
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Received on Wed Jan 09 2013 - 23:17:44 CET