Il 22 Dic 2002, 14:55, "SN" <felpa75_at_hotmail.com> ha scritto:
>
> potrei per� dire che, dal momento che il rimorchiatore sposta acqua pari
al
> suo peso, il suo aumento di energia poteziale � dovuto alla perdita di
> energia potenziale del volume d'acqua che occuper� in montagna che
rispetto
> al volume occupato al mare � superiore quindi il rimorchiatore si occupa
> solo di vincere gli attriti reali e di permettere la l'avanzamento del
> rimorchiatore attraverso infinite ipotetiche piccoli bacini a quote
diverse
> dove l'energia potenziale dell'acqua + alta fa aumentare quella della
barca.
>
> troppo azzardato?
> ciao simone
Ciao Simone. E' tutto corretto nell'ipotesi che lo stato dinamico
complessivo
dell'acqua non risenta praticamente della presenza della zattera e del
rimorchiatore.
Mi chiedevo solo se questi attriti possono essere ridotti al caso di acqua
in quiete.
E contestualmente quanto sia ragionevole l'assunzione implicita nel
ragionamento
del prof. che il livello dell'acqua a monte sia stazionario. Volendo
impostare un
bilancio energetico complessivo il problema risulta di fatto molto
complesso. Anche
volendo trascurare la vorticit� occorre tener conto della viscosit�, senza
la quale il
moto dell'acqua non potrebbe avvenire a velocit� costante. Data la discesa.
Pertanto direi che l'affermazione pi� sensata sia: il lavoro del
rimorchiatore �
pari alla forza che questo applica alla zattera per trascinarla lungo il
fiume,
integrata sul cammino.
Buon Natale
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Received on Tue Dec 24 2002 - 21:36:12 CET