Re: [FORSE OT]Quanto importa la tesi nella successiva carriera??

From: Alberto d'Onofrio <alberto.donofrio_at_libero.it>
Date: Mon, 30 Dec 2002 16:09:33 GMT

Francesco
> Ovvero, se ho una media alta mi conviene fare una tesi compilativa e
> cavarmela in poco tempo, oppure fare comunque una tesi di ricerca e
perdere
> circa un anno??

in generale, una tesi compilativa e' da sconsigliare sempre a meno che uno
non abbia una media alla
"18-19 al terzo tentativo": anche nell'industria una tesi compilativa nel cv
viene giudicata assai male.



> Il fatto di fare una tesi breve pregiudica in qualcosa la successiva
> carriera?

dipende da cosa vuoi fare e da che voto di laurea vuoi avere.

se vuoi andare a lavorare , ad es. come programmatore (cosa che molti fisici
fanno), allora una
buona tesi di tipo informatico o seminformatico e' un'ottima cosa per il tuo
cv.

similmente se vuoi, ad es. , fare il fisico sanitario etc.., una bella tesi
ti aiuta a trovare lavoro.

se vuoi dedicarti alla ricerca, poi, la tesi dev'essere ottima.

consiglio praticissimo: se vuoi fare il dottorato in italia, fai una tesi
tosta, ma con un relatore
che conti molto, preferibilmente col direttore di dipartimento o col
coordinatore del dottorato che
intendi fare: se arrivi all'orale del concorso con una pubblicazione
accettata o sottomessa
in cui tu e il coordinatore siete gli autori, la probabilita' che ti
facciano secco e'
esattamente uguale a zero.... sarebbe come bocciare il coordinatore, non so
se mi spiego...
naturalmente sin dall'inizio devi dire: caro professo', io posso anche farmi
un c..o tanto con questa tesi,
ma lo fo' perche' il mio fine e' il dottorato, non per innato spirito di
martirio....

infine, la scelta peggiore e' di fare una tesi difficile con un relatore che
non conta un tubo, a meno che tu
egli/ella non sia validissimo + tu il dottorato lo vuoi fare all'estero.



ciau
a.
Received on Mon Dec 30 2002 - 17:09:33 CET

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