Re: Massa inerziale, e massa gravitazionale
Patrizio ha scritto:
> Susami Elio,
> mi pare che questo esempio non sia proprio felice.
> ...
> Unificati nel senso che sono stati riconosciuti avere le stesse dimensioni
> (Energia), e poi le stesse unita' di misura: il Joule, come tu dici.
> ...
> Non immagino cosa veniva dopo i puntini, cmq, IMHO, l'equivalenza si ferma
> alle dimensioni e unita' di misura.
> Calore e lavoro, in una trasformazione (nonostante entrambi si misurino in
> Joule), possono coincidere solo 'per caso' (mi viene in mente una traf.
> isoterma reversibile di un gas ideale), in genere sono quantita' diverse.
> Dal II principio della T.D., poi, sappiamo che il calore non puo' essere
> convertito integralmente in lavoro. Mi pare altresi' che la suddetta
> equivalenza sia stata ottenuta trasformando (integralmente) il lavoro in
> calore, che come m'insegni, e' permessa dal II princ. della T.D.
> Sinceramente non vedo il parallelo con massa inerziale e gravitazionale.
L'equivalenza di cui ho parlato era intesa nel senso del primo
principio: si puo' far passare un sistema da uno stato A a uno stato B
in piu' modi, e in tutti i casi la somma L+Q e' la stessa.
Originariamente questo non era affatto chiaro. E' da notare ad es. che
Carnot dimostro' il suo teorema senza realizzare che il lavoro ottenuto
da una macchina termica avesse a che fare con la differenza Q2-Q1.
Percio' "in linea di principo" calore e lavoro, nati del tutto separati,
avrebbero potuto restarlo per sempre.
Quanto agli esperimenti, sono stati molti, e di vario genere. In uno per
es. Favre dimostro' (1857) che si poteva scaricare una pila in due modi:
con un motore che faceva lavoro meccanico, o con una resistenza che
sviluppava calore.
E' ovvio che l'esempio che ho fatto non e' identico a quello delle due
masse, ma non pretendevo questo. Volevo solo sottolineare che in quel
caso c'e' stata una connessione tra cose pensate come del tutto
distinte.
Avevo gia' citato come altro esempio quello delle azioni elettriche e
magnetiche di una carica.
"In linea di principio" non c'e' ragione perche' la stessa carica che
produce un campo elettrico, quando e' in moto produca anche un campo
magnetico: potrebbe esserci una "carica elettrogena" e una "carica
magnetogena", in linea di principio diverse, ma che poi si dimostrano
uguali. (A proposito: con quante cifre e' nota questa uguaglianza? di
piu' o di meno che nel caso delle masse? Perche' nessuno fa mai notare
che potevano essere diverse?)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Mon Dec 23 2002 - 21:09:09 CET
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