On Sun, 15 Dec 2002 02:03:58 GMT, Arnaldo wrote:
>in estrema sintesi, ipotizzando un corpo "reale", cio�
>fatto di normale materia, mi sembra ne venga fuori che ogni "parte" del
>corpo seguirebbe una diversa geodetica e quindi tenderebbe a deformarsi
>ma, opponendosi alla deformazione per i suoi legami chimico/fisici
>interni, in estrema sintesi o accumulerebbe energia elastica o si
>riscalderebbe. Da ci� sarebbe necessaria una energia supplementare per
>muoverlo (anche per il principio di conservazione dell'energia).
Questo che scrivi sulle geodetiche IMHO non va mica tanto bene..
pero`, se leggo bene tra le righe, allora faccio presente che
almeno per l'energia materiale relativa: E=mc**2, c'e`
effettivamente per la sua variazione [*] una dipendenza da
termini che rendono conto della velocita` di deformazione.
Infatti, pur in assenza di potenza termica di tipo gravitazionale,
il teorema dell'energia - come mi e` gia` capitato di dire qui
stesso in altro thread - non e` conseguenza diretta delle equazioni
di moto (o teorema della quantita` di moto che dir si voglia),
proprio a causa del termine di deformazione presente esplicitamente.
[*] Piu` precisamente: la sua derivata rapporto il tempo
relativo "standard".
>La cosa si fa ancora pi� interessante per un'onda perch�, secondo i miei
>conti (che saranno sicuramente sbagliati :-( ), avendo l'onda
>"ampiezza", non potrebbe percorrere, in un gradiente di curvatura, una
>singola geodetica spazio/temporale. L'onda tenderebbe quindi a
>scomporsi in un "pacchetto d'onda", pacchetto dipendente dall'ampiezza
>e dalla frequenza dell'onda. Se ci� � vero, ne conseguirebbe che:
Mah.. giusti o sbagliati mi spiace ma non saprei dire, perche'
non riesco a seguire questo del gradiente di curvatura [**] e
dei pacchetti d'onda:-(
[**] Qcs come: "Avanti a curvatura 9, signor Sulu"?
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda | E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Wed Dec 18 2002 - 01:31:18 CET