Danilo Giacomelli wrote:
...
> Ritengo invece che anche a dei quindicenni sia accessibile il concetto di
> funzione dall'insieme dei punti dello spazio ad un insieme numerico "strano"
> di cui per� ci interessa solo il modulo, che � un reale non negativo.
> N� ritengo che sia loro preclusa una comprensione accettabile del concetto
> di probabilit� o di quello di simmetria geometrica.
> Fondamentale � a mio parere non "barare", ossia evidenziare con onest� quali
> sono le semplificazioni, che non devono mai toccare questioni fondamentali.
Non abbastanza informazioni per entrare nel merito della bonta' o meno
del tuo approccio specifico agli orbitali.
Mi sento pero' di concordare col tuo punto di vista. Quando studiavo
meccanica quantistica all' universita' pensavo con compatimento ai
chimici che, nei corsi introduttivi (e non solo), apprendevano delle
versioni ipersemplificate e a volte caricaturali della teoria
sottostante gli orbitali. Tuttavia col tempo sono diventato molto meno
integralista. Tutto sommato non credo che certi approcci alla chimica
siano molto diversi dal presentare ad uno studente di elettrotecnica
equazioni circuitali ad elementi concentrati senza entrare nel merito
delle equazioni di Maxwell e della fisica dello stato solido.
Come scrivi tu, l' importante e' non barare. Certamente il rischio di
trasformare concetti complessi in parole complicate e' forte. Pero'
non credo che il principio sia scorretto. Tutto sommato la chimica e' un
ottimo esempio di come molte cose si possano fare con un modello
mentale, anche scorretto fisicamente, ma dotato di una sua coerenza e
intuitivita' (basti pensare all' evoluzione del concetto di acido-base o
alle stesse teorie sul legame chimico).
Se l' alternativa fosse *solo* la fenomenologia (per quanto
importantissima) sarebbe, a mio parere, un impoverimento eccessivo della
materia.
Giorgio
Received on Fri Dec 13 2002 - 23:47:02 CET
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