On Mon, 09 Dec 2002 20:54:43 +0100, Elio Fabri wrote:
[...]
>Ma il mio vero problema e': fin qui questa e' matematica.
Continuo ad avere un'impressione sicuramente negativa, come
ho gia` detto ieri, da questo "strano" uso della matematica.
Pero` mi limito a commentare queste righe seguenti, perche'
mi consentono di continuare nel mio reply.
>Ma se io
>vivessi (vivo) in uno spazio-tempo cosi' fatto, che cosa succede? Che
>non posso muovere un corpo? Che il corpo necessariamente si deforma? Che
>per muoverlo occorre lavoro (di deformazione)? Che percio' se il corpo
>e' elastico avra' anche una "posizione naturale", quella in cui
>l'energia di deformazione e' minima?
Tralasciando ancora ogni riferimento alla relativita`, la CNES
che ho gia` dato (ieri) per gli spostamenti rigidi di un sistema
continuo S: lo spostamento C* --> C e` rigido se e solo se
e_ij=0 in tutto C*, porge la risposta.
Il corpo si deforma se: e_ik != 0, e se invece: e_ik = 0, e
quindi: G_ik = g_ik, allora (e solo allora) lo spostamento
del corpo e` rigido.[*]
Essendo naturalmente e_ik le caratteristiche di deformazione,
g_ik e G_ik i coefficienti della metrica prima e dopo lo
spostamento.
[*] Ovviamente e` sempre possibile muoverlo, ne' si deforma
necessariamente; e che diamine!
Veramente strana invece la storia del lavoro di deformazione
se veramente sottintende un dubbio su una sorta di nuovi
"potenziali elastici" in aggiunta a quelli gravitazionali
della relativita` generale. 8-]
--
Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda | E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Wed Dec 11 2002 - 02:57:50 CET