Re: Potenziale elettrostatico

From: Zeno <vincal_at_TOGLIMIhotmail.com>
Date: Sat, 07 Dec 2002 09:36:21 GMT

On Fri, 06 Dec 2002 23:04:51 +0100, Giorgio Pastore
<pastgio_at_univ.trieste.it> wrote:

>
>E perche' no ? Mi sembra che sia sempre attinente alla fisica. O no ?
>

Caro Giorgio, senza ombra di dubbio in questo NG si puo' parlare di
tutto cio' che ha attinenza alla fisica. Il fatto e' che sono io che
non desidero parlare di tutto cio' che e' attinente alla fisica. Mi
scuserai se ti dico che non ne ho neanche il tempo. Aggiungo che la
ragione per la quale io sia intervenuto in questo tread e' il frutto
di una rara coincidenza, dovuta al fatto che ho scoperto per caso la
discussione. Potrei dirti per curiosita' che l'ho scoperto
casualmente in ospedale, collegandomi in rete con il mio palmare,
nel mentre aspettavo di essere visitato da un medico specialista.
Diciamo la verita': non leggo con continuita' ogni giorno i messaggi
del NG (perche' non ne ho il tempo e, spesso, la stanchezza di una
giornata di lavoro pesante me lo impedisce). La vera ragione del mio
intervento e' che mi e' sembrato giusto riconoscere all'alunna il
coraggio della propria scelta e confermarle il senso della mia piu'
profonda stima per avere affrontato il tema molto personale dei
propri dubbi in un'area pubblica.

>
>Domanda: ma non sarebbe possibile "stemperare" la difficolta'
>cominciando per tempo a introdurre il concetto affine di potenziale
>gravitazionale ?
>

Domanda intelligente ma che soffre di una mancata conoscenza dei
reali problemi inerenti alle attivita' curriculari di un corso di
fisica nella scuola italiana. In poche parole non ci sono i tempi
per poter parlare di tutto. Nella scuola statale ci sono in un anno,
se va bene, appena 3 ore settimanali per svolgere un programma
immenso corrispondente grosso modo, come contenuti non certo come
livello di matematizzazione, alla fisica del primo anno
dell'Universita'. A questo e' necessario aggiungere le prove di
verifica orali e scritte, le esercitazioni di laboratorio in numero
adeguato (dopo averle svolte effettivamente in laboratorio a gruppi
di studenti), le compresenze su progetti mirati, le uscite per il
teatro, per le gite d'istruzione, per la corsa campestre, per le
olimpiadi della matematica e della fisica, per i gemellaggi e, non
ultimo, l'alto tasso di assenteismo che e' registrato annualmente
nelle scuole italiane e dovuto ai piu' svariati motivi sui quali non
voglio in questa sede entrare nel merito. Dunque, non e' possibile
neanche immaginare di avere il tempo di parlare *anche* del
potenziale gravitazionale. D'altronde, se si riesce a parlare (per
scelta del docente) del potenziale gravitazionale evidentemente,
visto che la coperta e' sempre quella che e', vuol dire che negli
anni successivi non si potra' parlare di altri concetti che servono
moltissimo negli altri settori del programma.

>[...] Piuttosto ti (mi)
>chiedo se non sia didatticamente efficace riportare il piu' possibile
>questo discorso nell' ambito del concetto meccanico di energia
>potenziale (per nulla intuitivo ma fondamentale.
>

Sono d'accordo. Ma allora chiediamo alla Moratti di dare piu'
importanza alla fisica e, in un contesto piu' ampio, alle discipline
scientifiche, che in questo paese sono considerate delle Cenerentole
del sapere. Non credi?
Con stima.
Vincenzo Calabro'
Received on Sat Dec 07 2002 - 10:36:21 CET

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