Il 28 Nov 2002, 13:32, evolution_at_math.it (Evolution) ha scritto:
> Il 27 Nov 2002, 19:15, evolution_at_math.it (Evolution) ha scritto:
> Per chiamarlo nuclide occorrerebbe che fosse efficiente un meccanismo
> di interazione forte, mentre per quel che so l'interazione che forma una
> stella di neutroni e' interazione gravitazionale almeno inizialmente,
> d'altra parte l'interazione forte per oggetti molto grandi tende a
favorire la
> formazione di cluster ridotti (il massimo di energia, come si ricordera'
e' quello
> legato al ferro), dunque ammesso che guardando gli ordini di energia del
condensato di
> Fermi si scoprisse che esistono energie sufficienti ad innescare
> clusterizzazioni
> questi cluster (specie in assenza di protoni) non saranno poi molto grandi
> in modo che mi aspetto un continuo rimescolamento ed una attivita' su
frequenze
> molto alte.
OK, scusami, dimenticavo che la forza nucleare forte agisce a cortissimo
raggio, cmq, l'elaborazione che fai qui sopra, oltre che originale (per
quanto mi e' noto) e' anche interessante.
> Un'altra cosa che mi chiedo e' se queste stelle possano avere o no carica.
> Posso certo supporre che questa carica non sia grande perche' in fase di
> formazione della stella le catture nucleari non saranno grandissime in
modo
> che prevalendo la repulsione elettrica le carica in esubero hanno il tempo
> di allontanarsi (mentre molte cariche negative, piu' leggere si
allontanano
> anche prima) la parte che rimane mescolata viene a dar luogo, poi, a
processi di
> cattura elettronica. Se tuttavia una parte in eccesso di carica positiva
> rimanesse imprigionata all'interno della stella, il suo contributo
elettromagnetico
> potrebbe essere confrontabile con l'importanza del campo gravitazionale.
Ecco il punto! (v. sotto)
> Mentre da quel che so le stelle di neutroni interagiscono, da quel che e'
dato vedere in
> cielo, gravitazionalmente. Del resto noi possiamo vedere interazioni solo
fra
> oggetti che effettivamente hanno interazione gravitazionale. Ricordo che
su un kilo
> di neutroni e' sufficiente un femto-grammo di protoni per dare interazioni
> elettromagnetiche di pari o maggiore intensita' a quelle gravitazionali.
> Dunque una tale ipotesi andrebbe testata confrontando il numero effettivo
di stelle di
> neutroni che si osservano con il numero di binarie neutroniche che ci si
attenderebbe
> da tale frequenza. Se queste fossero meno di quelle previste avremmo una
> conferma se fossero piu' una smentita. O dico cavolata?
Non credo proprio. Per quel che posso capire, hai fatto un'analisi degna di
approfondimento.
Penso, invece, che sia una questione molto interessante e (per quel che ne
so) poco esplorata .....pero'.....
......non posso fare a meno (ma che strana coincidenza) di richiamare alla
mente un mio quesito di qualche giorno fa' nel thread "Quesito insolito",
qui su ISF, thread che peraltro concettualmente non si e' concluso. Li' non
c'entrano le stelle di neutroni, ma la competizione
elettrico-gravitazionale, si', sebbene sia tutto modellizzato come
esperimento puramente teorico. Non so se lo hai visto, te l'ho segnalato nel
caso ti interessasse.
(Li' sono ancora io che cerco risposte)
Ciao e mille grazie per l'attenzione (che stimavo di non meritare a
sufficienza)
Patrizio
P.S. perdona il lieve editing (ho solo riformattato le righe)
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Inviato via
http://usenet.libero.it
Received on Fri Nov 29 2002 - 13:57:57 CET