Re: II Legge di Kirchhoff

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: Fri, 15 Nov 2002 06:12:21 GMT

Il 13 Nov 2002, 21:23, elioproietti_at_hotmail.com (Pangloss) ha scritto:
> Patrizio ha scritto:
> > (.....)
 
> Rispedisco un estratto della risposta gia' inviata una settimana fa e
> mai apparsa sul NG (spesso i miei scritti indirizzati a isf si perdono
> inspiegabilmente, pur risultando accettati dal robomoderatore!).

Qualche rara volta e' successo anche a me, ma non ci faccio caso: sono
poco piu' che agli esordi su ISF.
 
> La L. di Ohm riguarda la conduzione nei metalli ed altri materiali.
> La sua interpretazione teorica e' un problema di struttura della
> materia. Non e' affatto una conseguenza dei teoremi di Kirchhoff.
> Forse la confusione nasce dal fatto che, applicando la 2a L.d.K. ad un
> circuito composto da una sola maglia e costituito solo da generatori ed
> elementi resistivi (aventi cioe'_ per ipotesi_ caratteristica v=Ri), si
> ottiene la cosidetta legge di Ohm per un circuito chiuso.

Hai perfettamente ragione. Pero', quando l'ho detto (male, senz'altro),
davo per scontato quello che dici sopra allorche' dicevo "sotto le
necessarie
ipotesi". Per quanto riguarda l'essere la L. di Ohm una legge non cosi'
fondamentale, mi riferivo al fatto che non e' un'espressione di qualche
conservativita', a differenza delle L. di K.

>
> >vale qui la 2a legge di Kirchhoff istante per istante ?
>
> Ti seguo con difficolta'.
> Fra l'altro non ho capito neppure la risposta di Fabrizio :(

Neanch'io.

> In una maglia contenente esclusivamente due C ideali e' matematicamente
> contradditorio attribuire tensioni iniziali diverse ai due C.

Qui sono io che ho difficolta' a seguirti.

> Ovviamente si puo' cortocircuitare un C carico su un C scarico, ma i
> componenti reali implicano che nella maglia siano presenti anche una R
> ed una L, come tu stesso correttamente osservi.
> La L.d.K consente allora il calcolo del transitorio.
> Ovviamente nel risultato, al diminuire dei parametri R ed L la corrente
> di scarica aumenta mentre la costante di tempo diminuisce, al limite la
> durata del transiente tende a zero e la corrente diverge.

Si', ma solo per un istante infinitesimo, tale che il suo integrale
converge;
altrimenti la carica non si conserverebbe: dovrebbe essere una delta di
Dirac.

> In analisi matematica gli infiniti non sono mai ottenuti come soluzioni
> di equazioni, ma come limiti di soluzioni di equazioni parametriche.

D'accordo, ma la delta di Dirac non potrebbe essere una di queste ?
(lo chiedo perche' non lo so)

La *domanda* (piu' fondamentale) a cui non so ancora darmi risposta e',
piu' o meno, la seguente.

Se l'energia e la carica si conservano, perche' dovrebbe essere importante
quello che c'e' (o non c'e') in una maglia (percorsa da corrente) ?
 
> >...... per cui la Chimica non e' altro che una parte della Fisica,
> >anche se non tutti i chimici sono d'accordo con tale affermazione.
> Non vedo perche' un chimico non debba essere d'accordo...
> Ribadisco: elettronica, chimica, fisica ecc. sono parti della Fisica!
> (notare la F maiuscola!). ;-)

Noto! Ma ti avevo premesso che io ero d'accordo :-)
Immagino possa essere un (complicatissimo) esercizio di MQ con risvolti
pratici di non poco conto!
Per una risposta completa penso occorrerebbe un altro thread, cmq un cenno
puo' essere questo: oggi nessun Fisico sa perche' avvengano certe reazioni
che secondo la termodinamica non dovrebbero aver luogo; un Chimico, a volte,
riesce a farle in lab. e in maniera riproducibile: evidentemente si appoggia
anche a un tipo di conoscenza che non puo' essere detto Fisico. Ovviamente,
quando la velocita' dei computer aumentera' a dismisura (a parita' di
costo),
quel tipo di conoscenza potra' essere abbandonata: ma quando ?

>
> --
> Elio Proietti
> Debian GNU/Linux

Ancora grazie dell'attenzione

Patrizio


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Inviato via http://usenet.libero.it
Received on Fri Nov 15 2002 - 07:12:21 CET

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