Enrico Cavallini wrote:
>>>Non la vedo proprio cosi'. Se uno ha davvero passione (e capacita') non
>>>rinuncia perche' "deve pensare ai soldi", come tu scrivi.
>>
>
> Secondo me si sta un po' equivocando: "pensare ai soldi" pu� significare
> anche avere 25 anni, non essere un laureato cos� brillante come Fabri o te
> da guadagarsi immediatamente a furor di popolo un posto in universit�, e non
> avere pi� nessuno che ti mantiene.
>
> Forse la scienza non perde un potenziale premio Nobel, ma io credo che perda
> comunque qualcosa.
>
>
Ciao, in parte hai ragione, ma vorrei chiarire che io non ho proprio
guadagnato niente a furor di popolo. Ed al posto fisso ci sono
arrivato non a 25 anni ma dieci anni dopo, saltando per necessita'
dalla fisica teorica alla geometria differenziale ed infine alla
fisica matematica. In certi periodi, da borsista, ho vissuto con 900
mila lire al mese di stipendio. Non ho mai avuto nessuno che mi
manteneva dopo la laurea, ho semplicementete ''tirato la cinghia''
quando necessario e integrato con lavoretti (lezioni private,
supplenze alle superiori ecc...).
Credo siano solo scelte di vita, se uno ha la passione e dimostra di
avere competenza puo' sperare di entrare nel mondo accademico anche se
non ha santi in paradiso come il sottoscritto. Questo in realta'
dimostra poco perche' con una caso non si fanno le statistiche.
Rimane il fatto che in Italia la ricerca sia economicamente
maltrattata ed e' un fatto gravissimo da tanti punti di vista
e se uno non e' proprio un 'fissato' non resiste nel tentativo
di entrare nell'ambiente accademico e cambia lavoro.
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Thu Nov 14 2002 - 11:22:16 CET