Spero che interessi anche voi

From: Francesco <3451213_at_virgilio.it>
Date: Thu, 07 Nov 2002 20:11:00 GMT

Buonasera a tutto il newsgroup,

vi propongo uno spunto di riflessione, a mio parere meno semplice di quanto
si possa pensare a prima vista:

La situzione � la seguente(ricca di particolari per eliminare la
possibilit� a mio parere assai comune e sempre a mio parere assai insensata
di poter interpretare il testo dell'esercizio, coloro che non hanno voglia
di leggere tutto possono saltare le parentesi di chiarimento):

Siamo in una stanza, attaccato al soffitto una molla di costante elastica k1
e lunghezza a riposo _l_1_. L'estremo della suddetta molla attaccato al
muro chiamiamolo A. L'altro estremo lo chiamiamo B e supponiamo che B sia
attaccato ad una massa _m_ . Non contento, supponiamo che alla massa _m_ sia
attaccata un'altra molla di costante elastica k2 e lunghezza a riposo
_l_2_. L'estremo di quest'ultima molla attaccato alla massa _m_ chiamiamolo
C. L'altro estremo lo chiamiamo D e lo attacchiamo al pavimento della
stanza.

(per togliere eventuali dubbi sul testo: guardando dal soffitto al pavimento
della stanza abbiamo una molla , una massa , un'altra molla. Gli estremi
delle molle, dall'alto verso il basso, si chiamano A B C e D.Gli estremi A
e D sono saldati rispettivamente a soffitto e pavimento della stanza, gli
estremi B e C rispettivamente sono saldati alla massa _m_. Le 2 molle
insieme con la massa m appartengono ad una retta, soffitto e pavimento della
stanza sono 2 piani ortogonali alla suddetta retta. La stanza non si muove
rispetto alla Terra, � una stanza di un condominio per esempio. Ovviamente
la stanza � immersa nel campo di gravit� della terra che supponiamo
costantemente eguale a g in condizioni normali (ossia g = 9.8006?). )

La massa m si suppone assimilabile ad un punto materiale avente massa m
appunto.La questione � "semplicemente" questa:

Quale forza ,direzione,verso,ampiezza, il sistema costituito dalle 2 molle e
dalla massa m esercita sul pavimento della stanza in un generco istante t
che non sia necessariamente l'istante in cuisi � ragginto l'equilibrio?

Buonasera a tutti e grazie per l'interesse.
Francesco
Received on Thu Nov 07 2002 - 21:11:00 CET

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