Re: Magnetismo elementare

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Mon, 04 Nov 2002 20:11:10 +0100

Enrico Cavallini ha scritto:
> (A) Un campo magnetostatico quando incontra un materiale ferromagnetico ad
> alta permeabilita' mantiene costante la componente normale di B e quella
> tangenziale di H.
>
> In breve il rapporto tra le tangenti gli angoli di incidenza e' uguale al
> rapporto tra le permeabilita' dei due materaiali.
> Se il rapporto tende idealmente a zero (aria/ferro) si ha che la tangente
> dell'angolo di rifrazione tende ad infinito cioe' l'angolo tende a 90^
>
> E' questa una dimostrazione analitica del fatto che il materiale
> ferromagnetico "scherma" (non si lascia penetrare) dal campo magnetostatico?
Non direi. Hai detto tu che la componente normale di B e' continua. Se
l'angolo nel ferro e' vicino a 90^, la componente tangenziale sara'
molto maggiore.

> (B) se il campo non e' piu' statico ma variabile lentamente (es. 50 Hz) le
> considerazioni precedenti sono ancora vere o bisogna piuttosto tenere conto
> della legge di Faraday che ci preannuncia il comparire di correnti indotte
> nel metallo, correnti che probabilmente complicano non poco il problema?
> Lo schermo funziona ancora?
Certo, le correnti parassite complicano le cose.
Detto all'ingrosso, la corrente indotta e' sfasata di 90^ rispetto al
campo, e produce a sua volta un campo anch'esso sfasato. Quello che
succede esattamente, dipende molto dalla geometria del sistema.

> (C) un conduttore percorso da corrente I variabile a 50 Hz e' circondato da
> una calotta coassiale (messa francamente a terra agli estremi) di materiale
> conduttore ma poco ferromagnetico.
> E' certamente venuto meno l'effetto indicato in (A) ma non quello indicato
> in (B).
> Si puo' descrivere verbalmente e/o analiticamente il formarsi di queste
> correnti indotte la cui entita', mi dicono, sarebbe pari a quella del
> conduttore interno ma di segno opposto?
Dipende dallo spessore del conduttore, dalla sua conducibilita', e dalla
frequenza. A 50 Hz la corrente indotta sulla calza (supponiamola di rame
e di spessore ragionevole) e' molto piccola. A frequenze di 1 MHz o piu'
le cose vanno come ti hanno detto.

> Lavorando tra due potenziali identici (la terra ad entrambi gli estremi
> della calotta)sembrerebbe che questa corrente indotta non implichi
> effettuazione di lavoro: e' corretta questa mia estrapolazione?
La calotta (calza) ha comunque una resistenza non nulla, e la corrente
indotta dissipa percio' energia per effetto Joule. Pero' a conti fatti
mi pare che sia un effetto trascurabile.
(Dal punto di vista teorico questo non e' affatto un problema
elementare. Da punto di vista pratico, ci vorrebbe un ingegnere
elettronico...)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Mon Nov 04 2002 - 20:11:10 CET

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