Il 02/10/21 19:19, p'o ha scritto:
> On 28/09/21 11:11, Massimo 456b wrote:
>> Secondo Einstein la divulgazione non e' altro che questo.
>> Ore felici di stimolante meditazione.
>
> solo i bambini cercano la felicità
Questo classificherebbe come bambini gli autori della dichiarazione di
indipendenza degli Stati Uniti. Se la ricerca della felicità sia un bene
irraggiungibile sulla terra o perfettamemte nelle nostre possibilità è
comunque questione di punti di vista/ideologie personali.
> Gli umani maturi non cercano nemmeno la perfezione ma la completezza.per il fruitore
Lasciamo stare le affermazioni generali e torniamo alla divulgazione. Ci
sono due parti coinvolte: l'autore e chi ne fruisce (legge, ascolta,
guarda). La completezza (entro limiti ragionevoli) è sicuramente un
parametro importante per l'autore ma anche per il fruitore, anche se la
situazione è sbilanciata relativamente alla possibilità di controllo.
L'autore sa o dovrebbe sapere bene cosa ha eventualmente omesso o
trattato in modo incompleto. Il fruitore in genere può accorgersi sono
di incompletzze macroscopiche.
Tuttavia, per quanto completa possa essere un'opera di divulgazione, se
manca anche un aspetto estetico fallisce miseramente. E in questo campo
l'estetica, più che legata a uso del colore o del lessico è strettamente
connessa con la capacità di far provare il piacere intellettuale della
scoperta di nuovi concetti o di nuovi modi di vedere il mondo.
Che poi ci possano essere molti modi diversi di cimentarsi con questa
sfida è un fatto, come è un fatto che persone diverse possono giudicare
diversamente la stessa opera di divulgazione. Ma il giudizio, nel caso
della divulgazione deve tener sì conto della correttezza e completezza
ma non solo. Peraltro, con pesi diversi, questo vale anche per i lavori
scientifici.
Giorgio
Received on Sun Oct 03 2021 - 09:30:19 CEST
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