"Francesco Alf�" <fsco.alfe_at_tin.it> ha scritto:
>Io ritengo che � a causa della vecchia Contrazione
>(concepita dal 1892 al 1895 da Fit. e Lor.) che ci siamo arenati
>nella comprensione del Funzionamento dell'Universo.
>Il grande Einstein ha proseguito su questo errore
>aggravandolo ancor di pi�, nel costruirvi sopra
>la sua Relativit�. E anche se quest'ultima � una grande
>conguista del pensiero e dell'intelligenza umana,
>la contrazione anomala di Fitzgerald-Lorentz
>lo ha condotto a conclusioni errate:
>una di queste � supporre che la velocit� della Luce
>abbia _solamente_ un valore assoluto.
Pero' curiosamente i signori Michelson e Morley, se ricordo bene
i nomi, misurarono la velocit� della luce e non trovarono
variazioni. E penso che in ogni laboriatorio non si sia mai
misurato un valore diverso da c per la velocit� della luce nel
vuoto.
>Dopo la Relativit� abbiamo inventato un Big Bang assoluto,
>avvenuto in un Tempo passato remoto, sempre assoluto;
>ci siamo immaginati un'espansione dell'Universo,
>che si svolgerebbe sempre in forma assoluta:
>le abbiamo aggiunto l'inflazione
>per spiegarci ad hoc altre cose,
>e non sappiamo ancora se l'espansione di cui prima,
>sia senza ritorno, oppure ci sar� un Big Crunch.
Questo pero' � pi�un problema filosofico che fisico, da come la
metti. Quelle ipotesi sono basate su fatti noti e non � detto che
sia la spiegazione giusta, anche se per ora sembra la migliore.
>Cos�, non raccapezzandoci pi� n� con la geografia totale
>dell'Universo, n� con il meccanismo che lo fa funzionare,
>n� con i semplici meccanismi della contrazione del Tempo,
>abbiamo anche condito le nostre "escrescenze" con
>fantasie alla Star Trek:
>Spazi a 11 o pi� dimensioni, "tunnel spazio-temporali",
>"gallerie di tarlo", e particelle esotiche come Twistors,
>Stringhe, Corde, Supercorde e altri vaneggiamenti che ci
>allontanano da quella che invece � una semplicissima verit�.
Queste sono teorie che cercano di mettere insieme teoria dei
quanti e relativit�, unificando tutte le foze note. Non ci siamo
ancora, ma conosci un sistema migliore, rispetto al "vaneggiare"?
>Perch� la Natura _�_ semplice,
>ma noi l'abbiamo resa molto complicata.
Questo io non lo so proprio. Potrebbe essere semplice, e spesso
lo �, o anche non esserlo. Molti fenomeni siamo noi a
semplificarli eccessivamente.
>Correggendo opportunamente la contrazione di cui sopra,
>arriviamo alla straordinaria conclusione che l'Universo che
>conosciamo ha un doppio volto o, se vuoi, una Dualit�:
>esiste e non esiste contemporaneamente.
Questo � interessante.
>La Singolarit� inesplosa, il Big Bang, l'Espansione,
>l'Universo conosciuto, il Tempo e l'assenza del Tempo
>sono tutte cose presenti _assieme_ istante per istante.
>Sono le condizioni gravitazionali relative dell'osservatore
>che determinano se egli vede una cosa o vede l'altra,
>se esiste, relativamente a lui, una cosa o ne esiste un'altra.
>In un certo modo � come se l'osservatore partecipasse
>e decidesse direttamente con la sua presenza,
>e quindi con la sua misurazione, alla formazione della realt�.
>E' come se in assenza di quell'osservatore viene a mancare
>quel certo tipo di misurazione, e quindi viene a non essere
>manifestata quel tipo specifico di realt� corrispondente.
Ma scusa, questa non � pi� o meno la "spiegazione standard" della
meccanica quantistica?
>Questa � la genialit� escogitata dalla Natura.
>E questa � la maniera pi� semplice ed elementare
>per far esistere e mettere in moto tutte le cose.
Boh. Vallo a sapere.
>Come "sottoprodotto" di questa scoperta si trova
>che anche la velocit� della Luce, nonostante si riservi
>la sua prerogativa di velocit� limite, � soggetta alla
>stessa Legge, e diviene assoluta e relativa
>contemporaneamente, e va da un valore un po' meno
>di quello che sappiamo, fino ad un valore infinito.
Questo non � chiaro. Cio�, ammesso che tutto l'universo si
comporti come una particella elementare, come fai da ci� a
dedurre che la velocit� della luce pu� essere infinita?
Non vedo il nesso.
>> Inoltre uno che si trovi nell'astronave non vedrebbe il tempo
>> rallentare, il suo orologio gli sembrerebbe andare normalmente.
>> E mi fermo qui.
>
>Su questo hai perfettamente ragione.
>Ed io non ho mai detto il contrario.
>Quando un orologio soggetto al moto va indietro,
>il modo per appurarlo � sempre quello del confronto
>con altri che sappiamo non essere
>soggetti allo stesso moto o accelerazione.
>Ti dico un'altra cosa che � ovvia: ogni volta che condizioni
>di velocit� o di forze gravitazionali, agenti su un
>laboratorio, influiscono, in pi� o in meno, sul ritmo
>di un orologio, in quello stesso laboratorio si misurer�
>una variazione del valore della velocit� della Luce,
>e della stessa % della variazione del Tempo.
Tu dici? Peccato che non mi risulti che in qualche laboratorio
abbiano mai misurato valori diversi di c. E l'effetto del campo
gravitazionale non � quello di rallentare la luce, ma semmai di
allungare la lunghezza d'onda dei fotoni.
>Tempo e velocit� della Luce sono inversamente proporzionali.
Ma rispetto a chi? Visti da dove? Dall'interno dello stesso
sistema di riferimento io non noterei n� un allungamento del
tempo, n� una qualsiasi variazione della velocit� della luce.
Tu puoi dire che il tempo si � allungato e, contemporaneamente,
la luce va pi� piano (ma allora sarebbero direttamente
proporzionali, non inversamente). Cos� quando io misuro, vedo
sempre la stessa velocit�. Ma questo gi� � in contrasto con
quanto hai affermato prima sulle misure, quindi delle due l'una.
Inoltre l'allungamento del tempo sembra legato non al
rallentamento della luce, ma al suo "arrossamento".
>Ciao.
>
>Francesco Alf�
>Stazione Astronomica di Vittoria-sud
>contrada Cappellaris
>
Received on Sun Oct 27 2002 - 00:56:41 CEST
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