Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Mon, 14 Oct 2002 21:26:11 +0200

JWorld ha scritto:
> ...
> Lui affermma che un sistema quantistico, in assenza di un osservatore, in un
> dato momento, e' in uno stato preciso, ma non determinabile. Io pensavo di
> avere capito invece che, l'osservatore e' necessario per *costringere* la
> realta' ad assumere uno stato, che poi e' quello misurato dall'esperimento.
> Secondo me, in assenza di osservatori, la realta' sottostante non assume
> alcuno stato.
> So che si tratta del classico problema dell'interpretazioni dei fenomeni
> quantistici, ma mi piacerebbe sapere qual'e' il tuo parere su questa
> specifica questione.
Supponiamo, per fare un esempio concreto, che il sistema in esame sia un
atomo.
E' chiaro che se io su quel sistema non ho mai fatto misure, non ne so
niente, quindi non ne conosco lo stato. Ma questa non e' una
caratteristica quantistica: sarebbe vero anche di un sistema classico,
per es. di un sistema solare che nessun astronomo ha mai osservato.
A dire il vero nel caso dell'atomo ho buone ragioni per presumere
qualcosa di piu': se so che quell'atomo e' rimasto indisturbato
abbastanza a lungo, posso asserire con quasi certezza che si trovera'
nel suo stato fondamentale. Infatti se anche fosse stato inuno
statoeccitato, prima o poi avrebbe emesso uno o piu' fotoni, ecc.
In realta' questo posso dirlo anche per atomi che non sono proprio
indisturbati, per es. gli atomi di un gas: a temperatura ambiente e'
estremamente improbabile che possano venire eccitati per urto.

Quindi parto sapendo gia' in che stato il sistema si trova.
A questo punto posso cominciare a "stuzzicarlo", ossia a assoggettarlo a
opportune interazioni, al fine di "preparare" un particolare stato che a
me interessa, diverso dallo stato fondamentale.

(Ti sembrera' che non stia rispondendo alla domanda, ma la prendo alla
larga per indicare come di fatto lavora uno sperimentale che si occupa
di atomi.)

Se ora lascio l'atomo indisturbato per un certo tempo, che posso dire
del suo stato?
Risposta: lo stato evolve (non e' detto che resti inalterato) ma
sappiamo *come* evolve, il che vuol dire che lo stato in ogni istante
successivo ci e' noto, *senza dover fare osservazioni*.
Poi succede una cosa: decido di misurare per es. l'energia dell'atomo.
Il risultato della misura *non e' certo*, perche' in generale lo stato
dell'atomo non sara' un' autostato dell'energia. Avro' una certa
probabilita' di trovare diversi valori di energia.
Ma questo penso lo sappiate benissimo.

Avrai notato che mi sono guardato bene (di proposito) dall'usare termini
come "realta'": ho parlato di un determinato sistema (un atomo nel mio
esempio).
E non ho parlato di "osservatore", ma di operazioni di misura,
d'interazioni, ecc.
Mi pare che questo risponda implicitamente alla tua domanda.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Mon Oct 14 2002 - 21:26:11 CEST

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