Re: 3+2 in Fisica: funziona?

From: ulrich laverdure <ulrich.laverdure_at_tiscali.it>
Date: Sat, 28 Sep 2002 14:54:00 +0200

"Giorgio Pastore" <pastgio_at_univ.trieste.it> ha scritto

> Se poi questo significhi o meno che il 3+2 in Fisica funziona e' tutto
> da verificare. Sara' essenziale capire come reaggira' a regime il mondo
> del lavoro. Pero' su questi argomenti e' essenziale cercare di andare
> oltre le impressioni epidermiche.

Hai scritto due ottime verit� in poche righe, con le quali � difficile non
essere d'accordo. E' vero, la riprova si avr� solo col tempo, e solo da un
campo esterno a quello accademico. Ed � ancora vero che � difficile
giudicare a caldo, immersi fino al collo nel problema.

Mi limito a notare questi pochi fatti:

1. non credo si possa comparare una laurea vecchio ordinamento in quattro
anni con una laurea nuovo ordinamento in tre. Manca un ingrediente
fondamentale, se capisco bene: la tesi di laurea stessa. Io ai miei tempi
finii gli esami quasi in corso (a dicembre invece che a luglio), poi mi sono
preso due mesi di vacanza, perch� pensavo di averne diritto, e poi ci ho
messo 10 mesi per il lavoro di tesi, per� la sessione era passata e ho
aspettato altri due mesi per laurearmi. Morale, mi sono laureato insieme a
una mia collega di corso, molto pi� in gamba di me, che aveva finito gli
esami a luglio, in corso, con la media del 29, e che ci ha messo *2* anni a
fare la tesi. Del mio corso, una sola persona (admittedly la pi� brava) si �
laureata in 4 anni + 8 mesi di tesi, e adesso sta per diventare associato (a
36 anni di questi tempi bui per la ricerca non mi sembra male).

2. l'anno scorso, insieme al solito corso di programmazione per chimici del
primo anno, ho fatto esercitazione a metodi matematici. Per necessit� di
cose studenti del vecchio e del nuovo ordinamento erano mescolati. A quelli
del nuovo ordinamento era chiesto "di meno". Lo so che non � cos� che
dovrebbe funzionare, ma finch� siamo in una fase di transizione, soprattutto
nelle piccole universit�, tocca adattarsi. Mi � sembrato che gli studenti
del nuovo ordinamento, in ogni caso, non toccassero palla. O se la toccavano
era solo per buttarla in corner.

3. mi sembra che in ogni caso agli studenti del nuovo ordinamento sia
chiesto di pi�, dal mero punto di vista del conteggio delle ore che tocca
studiare per restare in corso. Non a caso, credo, il consiglio di corso di
laurea in chimica ha deciso di abbassare il limite di crediti necessari per
accedere al secondo anno, da 40 a 36: semplicemente perch� senn� nessuno si
sarebbe iscritto al secondo anno. E sempre non a caso ho ricevuto diversi
segnali tipo "ma falli passare questi studenti, chi se ne frega se non sanno
distinguere un calcolatore da un forno a microonde". Ma a questo punto mi
chiedo: che senso ha il progetto di abbassare la mortalit� universitaria se
questo implica una svalutazione completa del titolo di studio? La mia
impressione � che chi uscir� da fisica, dico per dire, con la laurea del
nuovo ordinamento ne sapr� mediamente di meno di uno studente del terzo anno
vecchio ordinamento. In ogni caso gli studenti "bravi" alla fine del nuovo
ordinamento sapranno *sicuramente* di meno degli studenti bravi al terzo
anno vecchio ordinamento. E' vero che gli studenti bravi studiano e poi
tanto fanno il dottorato e se ne fregano delle riforme, ma insomma.

Insomma, non so se si � capito, ma a me 'sta riforma mi piace mica.

ciao
u
Received on Sat Sep 28 2002 - 14:54:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:47 CEST