Re: angolo di rotazione della luce polarizzata
Il 14/12/2010 21:04, Elio Fabri ha scritto:
> Soviet_Mario ha scritto:
>> Fin qui fattibile (se hanno i polaroid. Posso proporre di comprarne un
>> paio)
> Credo che si possano comprare in fogli per pochi soldi presso certe
> ditte.
>
>> il punto c � problematico : non abbiamo nessuna sorgente libera, n�
>> uno spettropolarimetro. Quel che c'� � a lambda fissa, e sorgenti
>> sfuse colorate mah, credo non ne ne siano.
> Anche queste le trovi per pochi soldi: i diodi laser per puntatori,
> che trovi rossi, verdi, blu.
non ci avevo pensato ! Si in effetti � luce monocromatica
poco meno della nostra lampada al sodio.
>> Beh, in effetti sin qui siamo rimasti al cosa succede, che non �
>> esattamente uno spiegozzo come viene generalmente inteso.
> Ecco un punto di divergenza.
> Chissa' che cosa pretenderesti come spiegazione...
Mah ! Nello specifico non posso dirlo. Una versione ridotta
dello spiegone che mi ha fatto Tommaso Russo ... No, in
realt� mi sono reso conto che non si pu� chiedere di
visualizzare un vettore rotante e traslante ed un suo
compagno che rimane in ritardo in una misura che dipende dal
percorso. Fanno gi� fatica a usare la regola del
parallelogramma (questo mi dicono).
> Ti farei notare che la polarizzazione e anche l'uso della polarimetria
> come strumento di analisi esistono da molto prima che si avesse la
> minima idea di come funziona la cosa a livello molecolare.
> Credi che Pasteur, quando giocava con l'acido tartarico, ne sapesse
> molto?
>
>> Uhm. Per� dire perch� sono chirali � come non avere detto niente. Anzi
>> se ci fosse qualche falco potrebbe pure osservare che ho detto che
>> normalmente gli enantiomeri non possono fare nessuna distinzione tra
>> reattivi o altri sistemi interagenti non di per s� chirali.
> Questo non l'ho proprio capito. Se me lo spieghi meglio posso
> rispondere all'obiezione.
che quando viene definita la relazione di enantiomeria, si
mette proprio particolare enfasi che nessun reattivo chimico
o altro mezzo fisico, non chirali, non possono distinguere
l'uno dall'altro.
Ad es. hanno la stessa reattivit� chimica e lo stesso
spettro di assorbimento.
Solo reattivi chirali (enzimi) e luci "chirali"
interagiscono in modo diverso, formando "situazioni" (nel
primo caso complessi attivati) che sono diastereoisomere e
non pi� enantiomere.
D'altra parte sanno che non pu� esistere un ente PIATTO e al
contempo chirale (faccio esempi sia con molecole che con
altri oggetti, persino l'ombra delle mani)
Allora se dico che la luce polarizzata � "piatta" nel senso
che i vettori oscillano su un solo piano privilegiato, e
come tale non ha caratteri chirali, come far� a interagire
diversamente coi due enantiomeri ?
Magari mi fascio la testa in anticipo, ma l'eventuale
necessit� di rettificare le cose gi� dette in seguito ad
un'osservazione, e di sostituire uno spiegozzo breve e
chiaro con farraginose contorsioni, che a loro a quel punto
sembreranno inventate ad hoc, mi risulta agghiacciante :-)
>> E magari dedurre: ma come fa questa luce piatta, non chirale (anche
>> questo viene detto, parlando di molecole, che quelle piatte chirali
>> non le sono mai), a sentire la differenza in molecole chirali ?
> Vedi sopra.
spero di avere chiarito meglio.
Aggiungo che a quel livello non faccio nessun cenno alle
molecole prochirali, alle facce enantiotopiche etc.
CUT
> Ahi, non avevo pensato che qui ti avrei scatenato :-)
> Magari rispondo un'altra volta.
Meglio che oggi � una giornata di mestizia, per quanto
assolutamente senza sorpresa. Non un barlume di candela alla
fine di un tunnel infinito.
> Certo che se si discutesse un po' di piu' di tutta questa
> problematica, a tutti i possibili livelli, forse certe "riforme"
> verrebbero fuori meno cervellotiche :-<
Cmq ci sono ostacoli alla periferia. Ad es. il nostro
Preside � probabilmente il pi� serio. A parole gli importa
delle competenze che acquisiranno i nostri futuri periti, ma
poi nei fatti gli importa solo di fare pi� classi. Scrutini
blindati del tipo che : <<Il provveditore ci dar� due classi
solo se ci saranno almeno TOT. studenti promossi, ergo non
si possono bocciare oltre XXX studenti>>. Senza alcun
riguardo per le situazioni sottostanti i numeri. E' una
contabilit� pizzicagnola. E a volte vengono fuori anche
palesi ingiustizie. Studenti che azzeccano corsi e anni di
abbondanza, magari sono bocciati con 4 insufficienze (e ci
potrebbe di certo stare, normalmente). Studenti che
azzeccano un corso in ristrettezza in anni di magra, vengono
ripescati con anche sette insufficienze a giugno (su dieci
materie, incluse educazione fisica e religione), e magari
solo rimandati.
Io non capisco questo, ma succede.
Di fatto la scuola tende ad essere un soggetto internamente
docile e cedevole, per come la conosco, che piega il capo a
qualsiasi porcata, interna o esterna; quando va bene in modo
passivo, quando va male ne fa proprio il principio
ispiratore e se ne fa amplificatore, diventando pi� realista
del R�. Anche ci� non so perch� accada. Vabb�.
Oggi nella fattispece mi consolo dicendo che avviene a ben
altri livelli.
Ciao
Soviet
Received on Wed Dec 15 2010 - 01:08:37 CET
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