Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it> ha scritto:
> Il 23/10/21 15:55, Soviet_Mario ha scritto:
>> Il 23/10/21 14:21, Alberto Rasà ha scritto:
>>> Il giorno venerdì 22 ottobre 2021 alle 21:12:03 UTC+2 Elio Fabri ha
>>> scritto:
>>> ...
>>>>
>>>> C'è poi una cosa che forse ormai pochi sanno: molti anni fa, grazie al
>>>> rappresentante dei fisici nel CUN, venne deciso che la termodinamica
>>>> (e la spettroscopia) dovesero appartenere al settore disciplinare
>>>> "chimica".
>>>> Di conseguenza un fisico non può insegnare corsi che abbiano nel
>>>> titolo le parole "termodinamica" o "spettroscopia".
>>>>>
>>>
>>
>>> Non lo sapevo. Ma questo è veramente vergognoso! Quando è successo,
>>> circa? A causa di cosa? La termodinamica è talmente complessa che
>>> anche un fisico deve studiarla con cura prima di insegnarla, figurarsi
>>> un chimico!
>
> Attenzione. La frase di Elio riguarda il mondo delle regole astratte. Ma
> l'Università è uno strano mondo in cui si riescono a mettere in piedi un
> numero sterminato di regole per poi violarle :-(
>
> Qui da noi gli studenti del I anno di fisica hanno un corso di
> Fluidodinamica e termodinamica (II sempestre) tenuto da un fisico.
>
> Il problema resta piuttosto l'etichettatura rigida dai docenti sui
> cosiddetti Settori Scientifico Disciplinari (SSD) che rappresntano vere
> "corporazioni" che riflettono poco le competenze scientifiche delle persone.
>
> Per tradizione ottocentesca, le fisiche di base introduttive sono
> considerate appannaggio dei SSD più sperimentali. Oggi è un vero
> controsenso: da un lato la tradizione delle
> lezioni-con-dimostrazione-pratica è ridotta a pochi casi sporadici.
> Dall'altro le competenze, anche in ambito di ricerca, di molti argomenti
> di fisica classica sono spesso altrove.
>
> Ma guai a proporre modifiche: i SSD servono come "territori di caccia"
> per la attribuzione di posti di ruolo che nessuno vuole vedere ridurre.
>
> Il risultato è che in altri paesi si riesce più facilmente che in Italia
> a mettere la persona giusta sulla posizione giusta. Nota bene che questo
> è un discorso che astrae completamente dagli episodi patologici di mala
> università. E ha dei punti di contatto con quello che accade nella
> Scuola con le Classi di Concorso.
>
> Ad ogni modo in un corso di laurea in Fisica ci sono occasioni di
> riprendere la termodinamica da un punto di vista più avanzato dei corsi
> introduttivi. Giusto per autocitarmi, in questo semestre ho un corso su
> Transizioni di fase e fenomeni critici che contiene una seconda
> rivisitazione della termodinamica a livello di laurea magistrale. Niente
> macchine termiche.
gia'... il mondo delle regole astratte.
Mi viene in mente il Silvestrini Mencuccini che in Fisica uno
definisce il tempo come sequenza ordinata di stati
mentali.
Notevole in un testo di fisica dare questa definizione perche' non
e' solo cio' che la fisica e' in concreto ma anche tutta
l'esistenza di un essere umano e le sue relazioni, dove
nell'intersoggettivita' diventano quell'insieme di regole che
chiamiamo realta'.
Evidentemente, stando alla tua descrizione, l'univertsita'
italiana risente di una qualche forma di autismo.
Forse dovuta al fatto che la sua storia precede la rivoluzione
scientifica.
Ma non so se questo e' proprio un male.
>
> Giorgio
>
--
ciao
Massimo
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Received on Sun Oct 24 2021 - 08:48:05 CEST