Giorgio Padoan ha scritto:
> OK ma la descrizione di un tale sistema accelerato dal punto di vista
> dell'astronave porta ad una metrica non piatta (forze apparenti), da qui
> il principio di equivalenza. La curvatura dello spazio tempo e' una
> conseguenza delle accelerazioni.
Il fatto che lo spazio-tempo sia piatto o no non dipende dalla
descrizione, ossia dalle coordinate che usi.
Per essere concreti: pensa a una sola dimensione spaziale per
semplicita', e alle coordinate (t,x) sostituisci le (xi,eta) con la
trasf.
t = \eta * sinh(\xi)
x = \eta * cosh(\xi).
E' facile verificare che
dt^2 - dx^2 = \eta^2 d\xi^2 - d\eta^2.
Dirai che nelle nuove coordinate lo spazio-tempo non e' piu' piatto?
Spero di no.
La forma a destra della metrica, spesso chiamata "metrica di Rindler"
e' appunto quella che si adatta al caso fisico di un sistema rigido in
accelerazione uniforme (uniforme nel senso relativistico, ossia moto
iperbolico).
In questo rif. avrai forze apparenti e anche redshift, ma lo
spazio-tempo e' piatto.
--
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Tue Nov 30 2010 - 20:59:15 CET