Re: Conservazione dell'energia

From: Giorgio Bibbiani <giorgiobibbiani_at_tin.it>
Date: Sat, 24 Aug 2002 08:31:50 +0200

Buongiorno, Elio Fabri ha scritto:
[cut]
> 2. In teoria (dubito che in pratica funzionerebbe) si potrebbe anche
> recuperare l'energia in modo reversibile, con una pila.
> La farei cosi'.
> Invece di usare un acido, userei una soluzione di un sale ferrico (per
> es. cloruro) a una concentrazione tale che sia in equilibrio col ferro
> solido della molla.
> Immergerei nella soluzione due molle: una compressa e una no.
> Collegherei esternamente le due molle mediante un conduttore, o se
> preferite (esperimento ideale!) con un motore elettrico.
> Per quello che abbiamo detto, si avra' dissoluzione del ferro (ioni
> Fe+++) della molla compressa, che si depositera' su quella non
> compressa. Parallelamente passerano elettroni nel conduttore, sempre
> dalla molla compressa a quella no.
> In questo modo potremo riprendere attraverso il motore l'energia spesa
> per comprimere la molla.
> Tra le molte ragioni per cui l'esperimento e' ideale, c'e' la f.e.m. di
> una tale pila: provate a calcolarla, e' molto semplice.

E' troppo buffa l'idea di una pila a molla :-)
Se definiamo la f.e.m. come il rapporto tra il lavoro massimo L che puo'
essere sviluppato dalla pila e la quantita' di carica Q che la attraversa,
abbiamo, ipotizzando che la molla di massa m = 100 g abbia
immagazzinato un'energia L = 1 J, poiche' il numero di atomi di Fe e'
N_a * 100 / 56, con N_a numero di Avogadro:
f.e.m. = L / Q = L / ( e * 3 * N_a * 100 / 56) = 2 mV,
in effetti un po' scarsetta.
Received on Sat Aug 24 2002 - 08:31:50 CEST

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