Re: Dualit?onda-corpuscolo

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Sat, 24 Aug 2002 21:00:27 GMT

[gianni morando:]
>La teoria del tutto dovrebbe trovare la coerenza di tutte le leggi
>della fisica in ogni dimensione. Oggi mi pare che siamo lontani da un
>risultato del genere.

Come ho gia` scritto, non capisco proprio perche' ti aspetti
che le leggi fisiche debbano assolutamente godere di
invarianza di scala.

>La teoria della relativit� dimensionale, partendo da un principio
>geometrico-matematico "strettamente legato alla materia e quindi alla
>realt� fisica", fra i pi� semplici ed universali che si possano
>concepire permette solo di comprendere il "perch�" della molteplicit�
>degli oggetti, classificabili per dimensioni e non contraddice nessuna
>legge fisica conosciuta.

Sembra che stiamo parlando due lingue diverse.
Continuo a non capire quale problema stai cercando
di risolvere. La mancanza di invarianza di scala e`
un fenomeno osservabile, non un problema. Un problema
sorge quando un modello non si applica ai fenomeni;
allora bisogna correggerlo.
Mi spieghi quale incoerenza tra modelli e fenomeni
staresti cercando di correggere, visto che ne' i fenomeni
ne' (ovviamente) gli attuali modelli possiedono
invarianza di scala, e quindi da questo punto di vista
sono perfettamente coerenti?
Ho la sensazione che tu stia cercando di risolvere un
"problema" che solo tu consideri tale.

>La variante dimensionale J=V/L (ne abbiamo gi� parlato) permette di
>giustificare la natura gerarchica dell'universo, nei 44 ordini di
>grandezza conosciuti (scala logaritmica che va dai quark a tutto
>l'universo noto).

Mi pare che nelle discussioni passate l'inutilita` di quel
parametro sia stata ampiamente discussa. Non fai
altro che descrivere gli stessi fenomeni con altre
parole senza realmente usare altri modelli. Non mi
riesce di vedere alcun potere esplicativo o predittivo
nell'idea che hai esposto.

>I problemi principali che questa teoria pone sono:
>1) I 44 ordini di grandezza conosciuti sono tanti, ma � possibile
>estrapolare i principi della relativit� dimensionale verso ordini di
>grandezza sconosciuti?

Proprio non ci capiamo.

>Tenuto conto che l'ordine di grandezza di un quark � 10^(-16) cm, i
>principi della relativit� dimensionale sono esportabili per esempio a
>dimensioni dell'ordine di 10^(-500) cm (si tratta di dimensioni
>inimmaginabili, ma che fisicamente esistono)? In particolare �
>possibile che la materia continui a comportarsi come materia e per
>esempio non si comporti come un campo?

Nel modello standard la materia *e`* un campo (mi
riferisco alle teorie di campo quantistiche, es. QED).

>2) Le leggi fisiche attualmente note interagiscono con gli oggetti
>della natura.

Che strano modo di vedere le cose.
Come dire che le onde in un lago interagiscono
con l'acqua.

>In assenza di oggetti non esistono fenomeni fisici.

Dovresti prima definire cosa intendi per oggetti;
probabilmente adotteresti una definizione in base alla
quale quanto sopra diventa una tautologia.

>Allora sono le dimensioni degli oggetti a determinare le leggi della
>fisica o sono le leggi fisiche a determinare le dimensioni degli
>oggetti?

La seconda che hai detto.
Ad esempio le dimensioni di un atomo di idrogeno sono
determinate dalla costante di Planck, dalla massa
dell'elettrone e dalla sua carica.

Ciao
Paolo Russo
Received on Sat Aug 24 2002 - 23:00:27 CEST

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