Reticolo di diffrazione

From: Michelangelo <michelangelo79_at_libero.it>
Date: Wed, 28 Aug 2002 09:32:48 +0000 (UTC)

Salve gente!

Ho il seguente problema:

Ho un reticolo di diffrazione da 5000 fenditure per centimetro.
Illumino il reticolo perpendicolarmente con luce di lunghezza d'onda 500
nm. Pongo uno scermo circolare, un disco, a distanza di 1.5 m dal
reticolo; con il centro del disco sull'asse ottico ed essendo reticolo e
disco paralleli. Il raggio del disco e' 0.7 m.
Quanti massimi riesco ad osservare sul disco?

Io ho risolto cosi':

Calcolo il seno dell'angolo theta massimo al difuori del quale esco dal
disco; per fare cio' calcolo l'ipotenusa del triangolo che ha per cateti
la distanza del disco dal reticolo e il raggio del disco. Poi impongo
che il seno di theta sia compreso tra 0 e il raggio del disco diviso
l'ipotenusa prima trovata.

Poi passo a calcolare il seno di theta secondo la formula per i massimi:
sen(theta)=n lambda/D
il primo massimo viene per n=0 e anche sen(theta) = 0 e sta nel disco
quindi ok.
Il secondo massimo viene per n=1 in questo caso sen(theta) viene
piccolissimo e sta ancora nel disco.. ok
Il terzo massimo viene per n=2 anche in questo caso sen(theta) viene
piccolissimo e sta nel disco, ma secondo la soluzione non ci dovrebbe
essere.

Ora mi chiedo: nella formula che ho usato: sen(theta)= n lambda/D
quel lambda e quel D devono avere la stessa unita' di misura in metri? O
la convenzione vuole che per lambda sia scelto un sottomultiplo del
metro?
Dove sbaglio??

Grazie

Michelangelo


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Received on Wed Aug 28 2002 - 11:32:48 CEST

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