Re: Rilflessione e riflessione alla Bragg

From: Dottor Jekyll <aquila5_at_tiscali.it>
Date: Wed, 31 Jul 2002 18:16:57 +0200

Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote
> Luciano Buggio ha scritto:
> > Come prevedevo: ci sono dei problemi a generalizzare il meccanismo dello
> > scattering alla riflessione tout court.
> Io non ho mai detto che "ci sono dei problemi". Ho detto che il calcolo
> e' piu' difficile. Non e' per niente la stessa cosa.
> ...

Credo per� che Luciano Buggio abbia sollevato un aspetto interessante gi�
dall'altra catena di messaggi sullo stesso argomento. Mi sembra di capire
che in estrema sintesi il succo del discorso sia : La radiazione
elettromagnetica che proviene dal vuoto incide su di un corpo e penetra pi�
o meno in profondit� "eccitando" atomi che a loro volta emettono un'onda
sferica (scattering), poi queste onde sovrapponendosi danno luogo all'onda
riflessa e rifratta. Si possono avere poi vari tipi di
riflessione/rifrazione a seconda del tipo di materiale, frequenza dell'onda
elettromagnetica ecc.

Per� mettiamo, come dice L. Buggio, che la radiazione elettromagnetica
provenga *non* dal vuoto ma da un mezzo avente indice di rifrazione pi�
grande del vuoto e vada poi ad in incidere su una interfaccia di separazione
tra tale mezzo ed il vuoto. In tale situazione si sa che c'� lo stesso onda
riflessa/rifratta, anzi si pu� anche regolare l'angolo di incidenza in modo
da avere tutta onda riflessa (angolo di riflessione totale), fra l'altro
questo fenomeno � sfruttato nelle fibre ottiche. Se adesso vale lo stesso
meccanismo di prima allora la luce dovrebbe penetrare nell'altro mezzo
(vuoto) qui "eccitare" atomi che dovrebbero dar luogo all'onda riflessa.
Per� ci� � impossibile dato che nel vuoto non possono esserci atomi. Come si
spiega questo fatto ?
Ma forse a questa domanda � gi� stata data risposta ed io non me ne sono
accorto.

Ciao
Received on Wed Jul 31 2002 - 18:16:57 CEST

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