Elio Fabri wrote:
> Luciano Buggio ha scritto:
(cut)
> > Questa intensita' non sara' stata assorbita, ma riflessa e la quantita'
> > trasmessa sara'
> > 2) I(1-0,368) = I*0,632.
> Non e' cosi': interpreti male il significato di quel dato.
> Significa questo: che se i fotoni *si stanno propagando dentro il
> metallo*, il loro numero si riduce progressivamente, *per assorbimento*,
> in modo da diventare ogni 14 nm il 36.8% di quello iniziale.
Non � vero.
Il 36.8% dei fotoni che arrivano non viene assorbito, ma riflesso, con una
minima perdita per asssorbimento o altro.
Secondo quanto tu dici, se si predispone, secondo la mia descrizione, uno
strato di 14 nm, secondo la tua affermazione dovrebbe passare di l� il
63.2% (non mi hai ancora dettose secondote questa trasmissione avviene in
tutte le direzioni, difusa, o solo nella direzione di provenienza), e
quelche manca all'appello verrebbe assorbito.
L'esperienza dice il contrario, che vengono riflessi ortogonalmente: lo
specchio semitrtasparente si usa tutti i giorni, e divide in due parti il
fascio.
se si manda un fotone alla volta o viene riflesso o viene trasmesso: ogni
tanto (ma, credo, in percentuale minima, trascurabile) se ne perde
qualcuno.
> Quello che succede in uno stratto sottile e' del tutto diverso, e molto
> piu' complicato da calcolare.
Uno strato sottile, avendo uno strato massiccio, si pu� considerare la sua
sezione superficiale.
Non capisco che calcoli pi� complicati servano: se io separo come farei
con una cipolla lo strato superficiale di 14 nm, nella tua ipotesi
dell'assorbimento per quale ragione al mondo l'assorbimento che prima
avveniva dovrebbe modificarsi per cui servano calcoli diversi?
Inoltre, se il corpo dell'argento � massiccio, verificandosi, sempre
secondo la tua teoria, la perdita progresiva per assorbimento del 36.3%
ogni 14 nm, nonavrei nessuna riflessione:
Insomma, uno specchio d'argento, tu dici, non riflette nulla?
Io non ti capisco proprio.
> > Questo non e' che un normalissimo specchio semiriflettente che si usa
> > correntemente in ottica
> > quando serve dividere a meta' l'intensit� del raggio, deviando la parte
> > riflessa di 90^ (es. Interferometri)
> No: uno specchio semiriflettente non puo' essere fatto cosi', perche'
> esiste appunto l'assorbimento, per cui non potrai avere mai meta'
> trasmessa e meta' riflessa.
> Confesso che non so come siano esattamente fatti i divisori di fascio,
> ma sospetto che usino sistemi di multistrati dielettrici.
La mia scuola di fisica � onorata di tenere lezioni ad un professore
universitario.
Onestamente ammetti di non sapere come sono fatti i divisori di fascio.
Io queste cose invece me le sono studiate.
Un divisore di fascio (per esempio quello che si usa nell'interferometro
tipo M&M o negli esperimenti coi fotoni gemelli a singola emissione, se si
vuole dividere il fascio a met�, � fatto esattamente come ti ho descritto:
Sotto una campana di vetroa vuotosi colloca una piastrina divetro.
All'interno c'� anche un filamento incandescente con appoggiato sopra un
pezzettino di argento, che sublima fondendo, atomo per atomo.
La pioggia cade sulla piastrina (in particolare:-) ed il controllo dello
spessore desiderato viene effettuato attraverso un raggio di luce
inclinato di 45% e due rilevatori, uno sotto ed uno sopra la lastrina di
supporto.
Si aspetta che le quantit� registrate daidue rivelatori siano uguali
(all'inizio sono 0%-100%, a meno,naturalmente della quantit� intercettata
dalvetro).
Poi si spegne la luce.
Se a questo punto si misura lo strato il suo spessore � di 14 nm.
Gli specchi dielettrici che dici tu sono divisori di fascio usati per
esempio per i laser, o per esperimenti con barriera per far gareggiare due
fotoni e scoprire che arriva prima quello che superato la barriera.
Qui il rapporto riflessione-trasmissione � molto maggiore,anche superiore
al 99%.
Non sono specchi metallici (infatti per questo si chiamano dielettrici).
Consistono solitamente in otto strati di materiali trasparenti alternati
con due indici di rifrazione diversi.
Se ne � parlato in questi NG, in passato.
VBediper es. qui:
http://groups.google.com/groups?q=specchio+dielettrico&hl=it&lr=&ie=UTF-8&selm=afc0a9ad038a2b6f2baed60f99bbd6d6.9459%40mygate.mailgate.org&rnum=4
Ti estraggo questobrano,con le referenze:
-----
(cut) qui di seguito
alcuni brani tratti dall'Abstract
dell'esperimento, articolo pubblicato su "Le Scienze" dell'ottobre 1993
n�
302, riapparso poi in altri numeri della stesa rivista, dal titolo "Pi�
veloce della luce?", che tu certamente conosci.
"La funzione della barriera � svolta da un comune elemento ottico: uno
specchio. Esso tuttavia � diverso dall'ordinaria variet� casalinga (
):
gli specchi di laboratorio consistono in sottili strati trasparenti nei
quali la luce si propaga a velocit� leggermente diverse. Questi strati
agiscono come "moderatori di velocit�" periodici.. Da soli farebbero
poco
pi� che rallentare la luce, ma presi insieme ed opportunamente
distanziati
formano un regione in cui per la luce � essenzialmente impossibile
propagarsi. Un rivestimento a pi� strati dello spessore di un micrometro
riflette il 99%..(cut)
Evito le polemiche in cui tu vorresti trascinarmi, e non rispondo al resto
della tua lettera, non riguardando il merito del discorso scientifico, e
consistendo unicamente in affermazioni non argomentate.
Solo una cosa:
(cut)
> > ...
> Spiacente. Selleri lo conosco, e non credo che in materia ne sappia piu'
> di me.
Invece sullo specchio semiriflettente egli ne sa pi� di te, prima hai
ammessodi nonconoscere i divisori di fascio: le notizie che ti ho
riportato le ho avute dai suoi testi e soprattutto ad un suo seminario
sulle domande aperte della fisica contemporanea cui ho partecipato
nell'aprile del 1993 a Bari.
> Quando poi uno si mette a fare divulgazione...
C'� un altro modo di discrivere la preparazione di un SST?
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Fri Aug 02 2002 - 13:22:33 CEST