Quantum Leap ha scritto:
> Se per determinate condizioni iniziali � possibile, nel senso che
> nella realt� si verifica, solo quel particolare moto non capisco
> perch� confrontare questo particolare moto, cio� funzione oraria, con
> le altre che tanto non sono possibili, cio� non accadono in natura.
Intanto io eviterei di tirare in ballo le cose che "accadono in natura".
Qui siamo comunque all'interno di un discorso teorico, che tu faccia
meccanica newtoniana, lagrangiana, o principi variazionali.
La discussione e' solo sul significato che ha l'equivalenza tra diverse
formulazioni della meccanica.
> A me sembra di capire, e non so se sbaglio, che per ogni determinata
> funzione oraria, che soddisfa l'equazione e le condizioni iniziali,
> l'azione sar� minima.
No. Come ti e' gia' stato detto ripetutamente, da me e da altri (hai
la testa un po' dura? :) ) le condizoni per un principio variazionale
sono diverse.
Non si danno condizioni iniziali, ma "condizioni al contorno", ossia
posizione a due istanti diversi, mentre non si dice nietne sulle
velocita'.
Del resto questo e' ben chiaro anche nell'esempoio di Galgani che
riporti dopo.
> ...
> Soprattutto per l'affermazione che la natura "sceglie propio quel
> moto". Forse sto facendo troppa confusione e non ne riesco ad uscire.
La natura scordatela!
E accidenti a chi usa quelle espressioni!!
> Adesso ripropongo l'esempio che fa anche Galgani.
> ...
> Che significa fisicamente questo? C'� qualche particolarit� che dovrei
> cogliere?
Che cosa significa *fisicamente* F=ma?
Sono soltanto le risposte a due domande diverse: una con le condizioni
iniziali, l'altra con le condizioni al contorno.
--
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Tue Dec 07 2010 - 21:41:04 CET