Re: La lunghezza del treno

From: Peter11 <no_at_no.it>
Date: Sun, 21 Nov 2010 11:42:26 +0100

?

"LuigiFortunati" ha scritto nel messaggio
news:c518f4c9-8901-42c7-a86d-78621ece9da0_at_g16g2000yqb.googlegroups.com...

On 20 Nov, 12:55, LuigiFortunati <fortunati.lu..._at_gmail.com> wrote:
> L'assicurazione mi deve liquidare il valore del treno che, di comune
> accordo, abbiamo stabilito debba essere proporzionale alla sua
> lunghezza.
>
> Io l'ho misurato direttamente (con i regoli) mentre ero in quiete
> con esso, e ho trovato che e' lungo L.
>
> Sono andato dall'assicuratore e costui (che faccia tosta!) mi ha
> detto che mi rimborsera' soltanto la meta', perche' il suo perito gli
> ha documentato che la lunghezza del treno e' uguale a 1/2 di L.

La domanda da un punto di vista giuridico � priva di senso. Un giudice
prende atto che si posso ottenere misure diverse in riferimenti diversi.
Dato Vn il valore normale del bene e li le possibili misure che posso
ottenere, Vn / li = vmi sono le innumerevoli convenzioni di costo al metro
lineare che posso ottenere, specificando per bene le condizioni fisiche
sperimentali di misura. Ovviamente, un giudice rigetterebbe un risarcimento
basato sulla seguente identit�:
vmi * lj con i=|j
come stai proponendo tu.
In pratica, si deve "conservare" il valore normale del treno. Quindi il
costo al metro non � *invariante* a seconda del riferimento, ma avremo costi
al metro diversi.
Il perito misurer� una lunghezza met� di quella del tuo riferimento, ma il
costo al metro sar� il doppio.
Diciamo, in un certo senso, che � come misurare con unit� diverse. Se il
valore di un bene � assicurato un tanto al kg, non � poi che ti risarciscono
moltiplicando il prezzo al kg per il peso in libbre della merce distrutta o
viceversa :-)
Received on Sun Nov 21 2010 - 11:42:26 CET

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