Buongiorno, Luigi ha scritto:
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> In effetti e' vero: nel caso particolarissimo del condensatore a
> piatti piani e paralleli il principio di sovrapposizione si puo' usare
Il principio di sovrapposizione si puo' applicare *sempre*.
Ricapitoliamo, abbiamo un condensatore infinito a piatti piani
e paralleli formato da due armature conduttrici A1 e A2,
il campo elettrico E in tutto lo spazio e' somma (sovrapposizione)
dei campi E1 ed E2 generati rispettivamente dalle cariche sulle
armature A1 e A2, questo e' vero anche se la distribuzione delle
cariche su A1 e' influenzata dal campo generato dalla distribuzione
delle cariche su A2 e viceversa.
> (il campo elettrico generato da un piano e' normale alla superficie,
> quindi non puo' spostare cariche nell'altro piano, che e' parallelo al
> primo).
In realta' succede proprio che il campo generato dalle cariche su
un'armatura sposta le cariche sull'altra armatura, infatti le cariche
su un'armatura isolata si distribuirebbero equamente sulle due facce
dell'armatura, mentre nel caso del condensatore sappiamo che le
cariche sono presenti solo sulle facce interne del condensatore.
> Tuttavia (e non chiedo di risolvere il problema) ritengo che il
> principio di sovrapposizione sia inapplicabile con armature di forma
> qualsiasi (es: due sfere).
No, e' applicabile, vedi sopra.
> Cioe', necessariamente il campo elettrico di un'armatura sposta le
> cariche nell'altra armatura, fino ad una nuova situazione di
> equilibrio.
Vero.
> Conseguentemente ciascuna sfera non e' piu' una distribuzione
> simmetrica di carica, etc, etc.
Vero.
> Insomma, secondo me in quest'ultimo caso non si puo' definire il campo
> elettrico risultante sommando vettorialmente i campi generati dalle
> due sfere prese singolarmente. E' cosi' ?
Il campo risultante non e' la somma dei campi che ciascuna sfera genererebbe
*in assenza* dell'altra, ma e' la somma dei campi che ciascuna sfera genera
*in presenza* dell'altra.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Mon Jul 22 2002 - 21:15:51 CEST