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From: Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Wed, 10 Jul 2002 09:10:34 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:
> Si', da un certo punto di vista hai ragione che cominciare all'
> universita' e' un po' tardi. Ma questo solo nel mondo dell' universita'
> del tempo che fu :-)
> Nell' universita' attuale temo che si debba passare al vecchio "non e'
> mai troppo tardi" :
> ...
> Quello che secondo me e' importante e' invece proprio questo.
> Ricostruire ( o costruire da zero) un background comune di
> fenomenologia osservata con attenzione e criticamente.
Capisco perfettamente il punto. Pero'...

> Se mi dici che la cosa andrebbe fatta nelle medie (inf e sup) concordo
> pienamente. Pero' e' un fatto che spesso (quasi sempre) non si fa.
>
> Allora, che fare ? Non c'e' un' unica soluzione. Io credo che ci siano
> tre direzioni complementari su cui lavorare:
Sul fatto che non si possa cercare *una* soluzione mi trovi d'accordo.

> 1. recuperare l' aspetto "osservazioni" ANCHE all' universita'. Qui a
> Trieste ci stiamo provando con un primo trimestre del primo anno di
> "introduzione alla fisica" e con una maggiore attenzione a spaziare su
> ambiti diversi negli esperimenti dei moduli che hanno preso il posto di
> Esperimentazioni. Non va tutto bene ma penso sia un tentativo
> importante.
Puo' essere una strada, anche se ora voglio spiegareil "pero'" che ho
scritto sopra.
Esistono problemi di sviluppo intellettuale e psicologico, per cui certe
cose sipossono fare solo all'eta' giusta, perche' dopo non si ottengono
risultati confrontabili.
Mi dirai "meglio poco che niente", e non avresti torto...
Incidentalmente: perche' c'e' cosi' poca circolazione di notizie su come
si lavora per questi problemi nelle diverse universita'?
Debbo dire (sono pessimista?) che da questo punto di vista Pisa non si
distingue affatto: secondo me i miei colleghi (ormai tutti piu' giovani
di me :( ) sono convinti di non aver niente da imparare su come
insegnare...

> 2. Una ridiscussione delle modalita' e dei contenuti della didattica
> universitaria dei corsi di base (soprattutto le ex fisica 1 e 2 e non
> solo gli insegnamenti per i fisici!)
Vedi sopra. Io ne sono rimasto sostanzialmente fuori, ma ho
l'impressione che qui non sia stato fatto alcun lavoro serio in materia.

> ...
> Concordo anche sul fatto che non sia semplice. Ma perche' non provare?
> Quello che mi preoccupa e' che a fronte di iniziative di innovazione o
> semplicemente aggiornamento didattico indirizzate alla scuola, sul
> fronte universitario c'e' molto ma molto meno. Perche' ?
E' quello che ho detto sopra.
Sul perche', si potrebbero fare congetture. Una, di carattere
sociologico, potrebbe essere che il docente universitario non ha nessuno
sopra di se'. Non c'e' nessun controllo su come lavora, ne' alcun
incentivo a lavorare meglio. Anzi: piu' t'impegni per l'insegnamento,
meno pubblichi; meno pubblichi, meno probabilita' hai di vincere un
concorso, che ti qualifichera' come docente al disopra di ogni
critica...
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Wed Jul 10 2002 - 09:10:34 CEST

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