Bruno Cocciaro wrote:
> Preciso la domanda:
> un'asta "rigida" lunga d, accelera "istantaneamente", cioe', vista da
> un sistema di riferimento S (dove l'asta si trovava in quiete prima di
> accelerare), la velocita' di un estremo dell'asta (chiamiamolo estremo
> O), passa istantaneamente da 0 a v. Quale e' la legge oraria, vista
> nel sistema S, dell'altro estremo dell'asta (estremo F) ?
Prima che mandi le tue considerazioni, vorrei fare io delle
considerazioni.
Indipendentemente dalla corretta legge oraria dell'altro estremo,
l'estremo F prima dell'accelerazione deve avere coordinate lo, mentre dopo
un determinato tempo, noi sappiamo che deve avere una lunghezza contratta.
Ora spesso capita di possedere la caratteristica ingresso-uscita di un
sistema, come in questo caso, ma di non conoscere le corrette relazioni
matematiche, allora si fa un lavoro di sintesi, infatti questo equivale a
conoscere la risposta al gradino di un dato sistema, anche se in prima
analisi non sappiamo se � un sistema del primo o di ordine superiore.
Quest'ultima affermazione equivale a dire che non sappiamo se la vera
risposta � di tipo esponenziale o esponenziale smorzata.
La cosa pi� stravagante, indipendentemente da dal tipo di risposta, �
che indipendentemente al fatto che la contrazione effettiva si ha dopo un
tempo infinito, tutti i sistemi di questo tipo, se sono elettrici hanno
internamente una resistenza elettrica, se meccanici prevedono un attrito
viscoso.
Ora nel nostro caso ideale dov'� l'attrito???????????
Io un'idea la esprimo in " Spazio tempo" di
http://www.elettrogravitazione.it/ , ma la mia � solo una storia
fantastica, ma forse non troppo.
Michele Falzone
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Received on Tue Jul 02 2002 - 06:56:34 CEST