Consideriamo un circuito composto da un generatore, un condensatore ed una
resistenza, e supponiamo che il generatore lavori in regime sinusoidale.
In questo caso il generatore eroga potenza attiva, che finisce per essere
dissipata dalla resistenza e potenza reattiva, che serve a ricaricare di
volta in volta il condensatore. Essendo il condensatore un bipolo
conservativo, in fase di carica accumula energia e in fase di scarica la
cede.
A questo punto la domanda � che fine fa questa energia?
Mi sembra di aver capito che l'energia del condensatore finisce per essere
dissipata dalla resistenza nel momento in cui inizia la fase di scarica,
quando cio� il gneneratore non eroga potenza sufficiente a far circolare
corrente nel resistore. Una sorta di tampone di energia, sempre pronta, per
ogni ciclo di scarica, a sopperire al calo del generatore.
Ma, ammesso che il discorso fin'ora fatto sia corretto, perch� la potenza
reattiva viene detta "di scambio tra le sorgenti ed i campi" ?
Un ultimo dubbio, se collegassi un condensatore alla rete elettrica
cittadina e lo scollegassi nell'istante di massima carica accumulata,
quell'energia sarebbe "rubata" ? non ricadrebbe nel conto della potenza
attiva spesa giusto?
Grazie.
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"Quello che conta non � tanto l'idea ....
.... ma la capacit� di crederci, fino in fondo".
Ezra Pound
Received on Mon Jul 01 2002 - 11:02:40 CEST