fisica e matematica: si possono insegnare solo così?
Ciao,
Gli ultimi post del thread sulle onde stazionarie mi
hanno fatto riflettere parecchio, perch� toccano un tema
su cui stavo rimuginando da un pezzo...
Ve lo espongo:
La fisica e (soprattutto) la matematica si insegnano a
partire da quelli che logicamente ne sono i principi
base, i fondamentali: moto, velocit�... per la fisica
e insiemi, successioni e limiti per la matematica.
Questo per esigenze di "consecutio" logica, credo.
Considerando l'impianto generale delle materie
scientifiche come me le hanno insegnate, ho netta
l'impressione che tutta la didattica nella scuola
e nell'universit� sia una specie di gigantesca dimostrazione.
Come se si tentasse di dimostrare il mondo partendo da quei
principi di base che ti insegnano all'inizio... costruendo
piano piano i vari aspetti dell'universo fisico e logico
all'interno dell'impalcatura teorica, che li assimila
come fanno con gli umani i Borg di Star Trek :-)
In questo modo gli studenti sono costretti a seguire
una specie di doppio binario, teoria da una parte e
pratica dall'altra, che resta separato fino alle
ultime materie dell'universit�, quando si arriva ai
confini dell'universo teorico e si "tocca con mano"
la sua dipendenza da quello pratico, la sua "ascendenza"
che era in precedenza stata tenuta in secondo piano,
quando non nascosta di proposito come un parente scomodo.
Per� NON E' COSI' che sono nate fisica e matematica! Nel
senso che questi principi base sono stati elaborati solo
dopo (nel caso dell'infinito MOLTO dopo) una lunga fase
"empirica" di sperimentazioni e ipotesi. Quindi gli
studenti che si trovano davanti questi principi fan
fatica perch� li trovano "troppo astratti" e sganciati
dalla realt� che li ha generati.
Ora, per la matematica non so, ma per la fisica non si
potrebbe adottare un sistema diverso? Nel senso di pi�
incentrato sulla presentazione del mondo reale e dei
suoi fenomeni che sulla loro razionalizzazione successiva.
Per fare un esempio terra-terra, io ci ho messo del bel
tempo per capire (in teoria: in pratica lo capivo benissimo)
perch� un bicchiere sta fermo su un tavolo: s�, il bicchiere
"pesa" ed esercita una forza sul tavolo, ma PERCHE' il tavolo
esercita una forza uguale e opposta sul bicchiere? :-)
L'ho capito solo dopo aver studiato l'elasticit�: il peso
del bicchiere deforma elasticamente e leggerissimamente il
tavolo che per questo esercita una controforza sul bicchiere
e il sistema bicchiere-tavolo raggiunge un equilibrio...
Ecco, se per esempio PRIMA si spiegassero elasticit� ed
attrito e POI si illustrassero esperimenti da cui questi
effetti sono eliminati (o ignorati) come disturbi? Cos�
la "razionalizzazione" degli effetti rilevanti sarebbe
molto pi� facile e immediata, no?
Received on Tue Jul 02 2002 - 13:24:37 CEST
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