>La tua tesina mi ricorda molto la mia che ho intitolato "Il >tempo:
l'esperienza interiore e la concezione fisica". Tutta la >parte filosofica
tratta del pensiero di Henri Bergson in cui ho >riassunto i principali
concetti esposti nel "Saggio ..." e >nell'"Evoluzione Creatrice". Anch'io
mi sono posto il >problema del diverbio sulla questione del tempo tra il
>filosofo ed Einstein e in generale sugli interventi bergsoniani >a
proposito della teoria della relativit�. Tuttavia in breve >tempo ho
rinunciato all'esposizione del dissidio in quanto ho >la maggior parte dei
filosofi e dei fisici ritiene che Bergson >non abbia compreso la teoria
della relativit� e che Einstein >non si sia immedesimato abbastanza nel
pensiero dell'altro. >Pertanto ho preferito sottolineare la dimensione
interiore del >tempo secondo Bergson pur distinguendo la distinzione,
>tutta sua, tra il "tempo spazializzato" della fisica e il tempo >della
coscienza. Ho insistito in particolare sul concetto >di "durata interiore",
di "intuizione", di "compenetrazione di >stati di coscienza" e di "slancio
vitale" inteso come esigenza >di creazione. Questo mi ha permesso un
collegamento non >troppo scontato con storia dell'arte, vale a dire Umberto
>Boccioni "La Citt� che Sale", esempio esasperato di slancio >vitale.
>In
bocca al lupo per gli orali!!
Fily
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Received on Thu Jun 27 2002 - 15:00:30 CEST