Re: componenti lineari passivi (dipoli)

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Wed, 15 Dec 2021 12:46:17 -0800

On 12/14/21 0:07, JTS wrote:

> Un circuito RLC ha giĆ  una risposta data con derivate seconde, giusto?

Si`, e si possono ottenere delle impedenze (o circuiti) descritti da eq.
diff. di qualunque ordine. Ma ci sono delle limitazioni.

Quando si sintetizza una impedenza si usano gli elementi fondamentali, R
L C, ma l'impedenza del bipolo che si ottiene ha la parte reale non
negativa, vale a dire gli autovalori dell'eq. diff. che lega tensione e
corrente del bipolo sono tutti nel semipiano di sinistra, eventualmente
anche sull'asse immaginario.

Gli autovalori hanno molteplicita` 1 (su questo punto non sono sicuro),
per cui ad esempio l'FDNR che ha dato origine alla discussione non puo`
essere realizzato con una rete di soli componenti elementari passivi.

Inoltre se si fanno circuiti solo RC (o RL), i poli e gli zeri
dell'impedenza del bipolo sono tutti reali con parte reale negativa,
molteplicita` unitaria e alternati. Una condizione simile vale per le
impedenze delle reti solo LC: poli e zeri sono complessi coniugati,
sull'asse immaginario, molteplicita` 1 e si alternano zero/polo/zero/polo...

Data una impedenza passiva, nel dominio delle trasformate di Laplace,
non e` detto che si riesca a realizzare con soli componenti passivi. Un
metodo generale per la sintesi e` il metodo di Brune, ma ci sono ancora
varie questioni aperte in questo campo.


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Wovon man nicht sprechen kann...
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Received on Wed Dec 15 2021 - 21:46:17 CET

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