On 23 Nov, 17:49, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> Luciano Buggio wrote:
> > Mi pare che VdW individuasse la sua forza attrattiva in uno schema di
> > dipolo:
>
> Non so esattamente che cosa abbia fatto VdW, ma mi sembra verosimile
> che, considerando che gli atomi neutri hanno momento di monopolo nullo,
> sia proceduto passando direttamente al termine successivo, cioe' quello
> di dipolo. La cosa all'epoca aveva senso, visto che i modelli atomici
> all'epoca prevedevano atomi non esattamente sferici.
Vediamo se ho capito.
Successivamente con la MQ l'elettrone � rappresentato come "una
nuvola" a forma di corona sferica rapidamente sfumata ad infinito (la
probabilit� di trovarlo): in tal modo il sistema atomo diventa (a
parte considerazioni di polarit� magnetica e spin) radialmente
isotropo (una sfera)'e quindi la schermatura del campo elettrico del
nucleo � perfetta ed all'esterno il campo � nullo in ogni direzione e
verso radiali.
E' cos�?.
>
> > Ricordo di aver letto che,la carica positiva del nucleo si fa sentire
> > anche all'esterno attraverso le sezioni della superficie sferica
> > ideale di confine quando non � "schermato" dagli elettroni
>
> Ripeto: quando sei al di fuori della regione in cui sono contenuti tutti
> gli elettroni il campo e' ZERO. E' vero che la distribuzione di carica
> in teoria si estende all'infinito, ma siccome decade esponenzialmente si
> annulla molto presto a tutti gli effetti pratici. P.es. nell'Argon in
> una sfera di raggio 3.5 A (la distanza in cui il pot. di LJ si annulla,
> quindi nettamente piu' vicino al nucleo di quanto non lo sia il fondo
> della buca di detto potenziale) e' contenuto piu' del 99,99% degli
> elettroni.
> Ergo, l'effetto elettrostatico per cosi' dire "classico" e'
> irrilevante per il potenziale di interazione.
Ok, questo mi era chiaro.
Solo che forse volevi dire "Argo":-)
>
> > ma non ho mai capito come ci� pu� produrre un campo di segno diverso,
>
> Infatti non puo', se ti limiti a ragionamenti di fisica classica.
>
> > Questo risulta dal calcolo, o si tratta di una "legge empirica" (come
> > � peraltro quella di LJ)?
>
> Il calcolo ti da' la parte attrattiva di LJ come termine dominante a
> grandi distanze, quindi non direi che LJ e' un potenziale del tutto
> empirico. Ma e' solo questione di terminologia.
Ma scusa, classicamente la parte attrattiva (rispetto ad una carica
negativa esploratrice) non � dovuta in ultima analisi al nucleo?
Ora, come pu� il calcolo far risultare una parte attrattiva, lontana
quanto vuoi, dalla somma di due funzioni (quella di un potenziale
sempre crescente con quella di un potenziele sempre decrescente), di
seguito ad una parte repulsiva?
Magari pu�, non dico di no, ma non riesco a intuirlo, a vederne al
ragione, perch� la somma di due funzini monotone mi pare non possa
dare in ogni caso come risultato un grafico con buche.
Ciao.
Luciano Buggio
Received on Tue Nov 23 2010 - 20:30:30 CET
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