On Thu, 20 Jun 2002 02:38:48 +0200, dumbo wrote:
> Ciao, Alejo. Non conosco Bergson, perci� dimmi se ho capito: lui dice
> che ci sono due tempi, uno " vero " e assoluto, e un altro che viene
> misurato dagli orologi usati dai fisici.
Questo che dici non � Bergson: � fisica Newtoniana :-)
Non voglio fare spiegazioni su Bergson, non � questo il luogo, ma in
sostanza sosteneva che la DURATA del mondo � una sola; con durata intende
il fluire delle sensazioni, degli eventi che caratterizzano l'universo.
Per intenderci meglio: la durata di una persona � il fluire delle proprie
sensazioni, la coscienza, che di certo � unica. Potete pensare la durata
dell'universo come Dio, ma Bergson non usa mai questo termine.
Naturalmente un orologio non � un grado di comprendere pienamente questo
fluire continuo, ma si limita a cogliere un singolo istante, che non pu�
essere colto pienamente se non in relazione al tutto.
Queste concezioni non possono essere dimostrate scientificamente, ma non
� di scienza che egli parla.
> � del tutto falsa. Inoltre non vedo come questa conclusione possa
> discendere logicamente dall'idea del tempo doppio: Bergson stesso
> ammette che il tempo misurato dagli orologi fisici (e quindi anche
> biologici, come sono i due gemelli)
Bergson considera gli orologi fisici delle semplici macchine, quelli
biologici come dei soggetti pensanti che provano sensazioni, quindi non
sono la stessa cosa, almeno per la filosofia. Mi rendo conto che la
scienza non pu� fare altro che semplificare enormemente.
>
> Per tagliare la testa al toro, ti suggerisco di credere agli
> esperimenti. Con la tecnologia attuale i gemelli sono disponibili
> (orologi atomici) e l'esperimento � stato fatto molte volte. Il
> risultato � che alla fine del viaggio i due gemelli hanno et� diverse,
> proprio nella misura prevista da Einstein.
di fronte all'evidenza non posso fare nulla :-)
> negli anni venti il paradosso dei gemelli era gi� stato affrontato e
> risolto da anni. Se vuoi ti mando la bibliografia dell'epoca (per
> esempio un articolo di Einstein del 1918). Allora lo si risolveva usando
> la relativit� generale (condizione sufficiente per risolverlo, ma non
> necessaria).
La Relativit� era gi� completa nel 1916, ma � stata riconosciuta
pienamente molto dopo. Per quanto ne so, nel 1920, Einstein ha ricevuto
un Nobel NON per la Relativit�, ma per altri suoi studi. Il dibattito
si anim� realmente intorno al 1922. Le concezioni di Einstein erano tanto
rivoluzionarie che dovettero fare i conti con le tradizionali (ed allora
universalmente riconosciute) teorie di Galileo e Newton.
Alejo
--
Religio pedibus subiecta vicissim obteritur, nos exaequat victoria caelo.
-- Lucrezio
Received on Tue Jun 25 2002 - 13:05:05 CEST