Il 23/11/2010 17:49, Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Luciano Buggio wrote:
>
>> E' vero o no che, preso l'atomo H, [...]
>
> Ti ho gia' risposto. Il potenziale di cui stiamo parlando NON e' una
> proprieta' dell'atomo di H. E' una proprieta' di una *coppia* di atomi
> di H. Se ad un atomo isolato, H o altro, avvicini una carica negativa di
> prova, questa non sentira' alcuna forza. Se aggiungi un terzo atomo la
> forza interatomica, anche tra gli atomi di H, cambia.
_at_ Luciano Buggio : hai tagliato una parte della risposta di
Smargiassi nel seguito, che imho era importante (anche se
non l'ho capita interamente).
In particolare nota l'ultima frase.
In effetti H3(+) � una molecola dotata di esistenza finita
in condizioni particolari (se ricordo bene, fase gas, non
certo soluzione).
Questo a dire che la non interazione valeva (secondo
Smargiassi) solo per una carica negativa, che immagino
intendesse elettrone e non uno ione negativo.
Devo dire che la risposta mi ha un po' sorpreso in realt�.
E' al di fuori della logica principale del thread, ma posso
citarti alcune molecole un po' bizzarre note per certo.
H2*+, O2*+
sono radical cationi ioni, il secondo (diossigenile) esiste
persino in stato solido come ione discreto (nell'esafluoro
platinato V). E' ovvio che, sebbene possa non formarsi in
modo facile avvicinando un atomo isolato di ossigeno ad un
catione ossigeno, termodinamicamente (Legge di Hesse) la
cosa � ininfluente : dimostra cmq che esiste eccome
un'interazione tra questi pezzi (attrattiva), se no
decomporrebbe con guadagno di entropia o disproporzionerebbe
H3+ l'ha gi� citato Smargiassi stesso. Ed esistono anche
altre molecole gi� stabili che interagiscono col protone, o
atomi neutri protonabili.
O2*- (radical anione superossido, isolabile come sale di
potassio, rubidio, cesio, in ammoniaca liquida, forse anche
cristallizzabile), e O2(2-) il perossido, ce ne sono molti
di pi�, anche in acqua.
Il primo dimostra interazione attrattiva (formalmente) tra
un atomo neutro O ed un monoanione O- (l'affinit�
elettronica di O, almeno la prima, � esotermica, come vale
per gran parte degli atomi, con eccezioni salienti del II
gruppo, dell'azoto). Questo esempio mi pare non coerente con
la citazione di Smargiassi, nel caso con carica negativa non
intendesse i soli elettroni.
Peraltro esistono casi di molecole biatomiche closed shell
che, sempre formalmente, possono assorbire elettroni
ulteriori. La pi� classica � l'esempio del perossido, che ne
somma due.
Bisogna per� notare che il contributo dei vari elettroni
aggiunti via via INDEBOLISCE il legame stesso (dati di
lunghezza di legame, da microonde, e di forza di legame, da
infrarosso, che indicano allungamento da O2*+, O2, O2*-,
O2(2-), e lo stesso capita anche a N2)
Credo di non avere bene capito l'intera logica di questa
discussione sui potenziali di LH o altri correlati, come
quello 6-12. E' chiaro che si riferiscono in generale a
contesti ben definiti e circoscritti, e che cambiando
contesti l'andamento pu� ben variare.
Ad es. non mi risulta esistere nessun minimo di energia
(ossia nessuno stato legante) tra due atomi di elio (e
minimi estremamente poco accentuati anche tra i gas nobili
pesanti, dovuti alle sole forze di dispersione, alla
polarizzabilit� reciproca), e lo stesso accade tra due ioni
idruro (ossia una *ipotetica* molecola H2 cui si fossero
aggiunti DUE elettroni ulteriori), che porta a uno stato non
legato.
Insomma, anche nell'interazione con elettroni di atomi e
molecole preesistenti, bisogna sempre confrontare l'assetto
elettronico prima e dopo, per valutare se ci sar� una buca o
meno. Il target � il closed shell, in generale. Bisogna
per�, pi� precisamente, avere a disposizione il diagramma di
energie degli OM e valutare se ci siano posti vuoti negli
orbitali leganti (forte stabilizzazione), o se il
riempimento di non leganti e soprattutto antileganti,
rimanga pi� che bilanciato dai leganti. Se ci� non si
verifica, lo stato diventa dissociativo.
Riflettendoci credo che Smargiassi intendesse considerare la
situazione a distanza media o grande.
Allora si, una particella comunque carica e di qualsiasi
natura, non pu� interagire con un atomo o molecola neutra,
perch� non c'� sufficiente sovrapposizione di funzioni d'onda.
Ammetto di avere scritto questo post a malincuore, perch� su
questi argomenti ho pochissima dimestichezza. Tuttavia
confido nelle correzioni altrui laddove potrei avere scritto
strafalcioni nelle deduzioni dai dati empirici oggettivi
ciao
Soviet
Received on Wed Nov 24 2010 - 10:56:08 CET
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