Soviet_Mario wrote:
> In effetti H3(+) � una molecola dotata di esistenza finita
A dire il vero non mi stavo preoccupando dell'esistenza o meno della
molecola di H3 (carica o neutra). Intendevo dire che la forza che si
esercita tra due atomi - p.es. di H - dipende dalla presenza o
dall'assenza di altri atomi in loro prossimita', indipendentemente dal
fatto che tutto l'insieme sia legato o meno. Il che significa che i
potenziali interatomici non possono mai essere scritti come potenziali
di coppia, cioe' come somma di funzioni ognuna delle quali dipenda solo
dalla differenza delle coordinate degli atomi stessi [in formule:
F=f(r2-r1)+g(r3-r2)+h(r1-r3)+...].
> Questo a dire che la non interazione valeva (secondo Smargiassi) solo
> per una carica negativa, che immagino intendesse elettrone e non uno
> ione negativo.
Intendevo dire che al di fuori del guscio elettronico piu' esterno di un
atomo (sfericamente simmetrico) il campo elettrico e' nullo, cioe' che
una carica *di prova* - ovvero una carica abbastanza piccola da non
perturbare le cariche che generano il campo sondato - non e' soggetta ad
alcuna forza. Un elettrone, od uno ione, a livello atomico e' troppo
carico per funzionare come carica di prova.
> Riflettendoci credo che Smargiassi intendesse considerare la situazione
> a distanza media o grande.
> Allora si, una particella comunque carica e di qualsiasi natura, non pu�
> interagire con un atomo o molecola neutra, perch� non c'� sufficiente
> sovrapposizione di funzioni d'onda.
Esattamente.
Received on Wed Nov 24 2010 - 14:57:32 CET
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