E' da qualche tempo che Roger Penrose insiste con il suo modello di
cosmologia conforme ciclica, l'idea � antica pi� o meno come le
coordinate di Kruskal ma Penrose ed Hawking in tempi diversi l'hanno
rimacinata fino a farla diventare una teoria organica. A dire il vero
negli ultimi tempi Hawking si � sfilato un poco e nuovi allievi di
Roger Penrose hanno contribuito. Ora per� Penrose e Gurzadyan
sostengono di aver trovato le prove della validit� del loro modello
scritte nero su bianco nei dati di Boomerang e di Wmap.
http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1011/1011.3706.pdf
L'idea di una cosmologia ciclica non � isolata, sia pure in tempi di
evidenza dell'accelerazione dell'espansione dell'universo un altro
modello del tutto compatibile con le previsioni della teoria
inflazionistica predice essenzialmente tanto una accelerazione
dell'universo quanto la possibilit� di una altrettanto repentina fine,
il modello � stato sviluppato da due fisici teorici non meno eminenti
sebbene meno celebri fra i non addetti ai lavori: Steinhardt e Turok.
Turok in particolare aveva predetto che nella radiazione cosmica di
fondo sussistesse una traccia di correlazione fra la polarizzazione e
l'anisotropia e questo effetto � stato confermato da esperimenti
recenti, in seguito ha proposto un esperimento chiave per la verifica
della esistenza di una costante cosmologica on nulla, anche questo
esperimento ha confermato la bont� dell'idea di Turok. Turok ha
lavorato con Hawking su soluzioni istantoniche in cosmologia
quantistica capaci di descrivere la nascita di universi inflazionari.
Steinhardt � un docente di Princeton altrettanto eclettico di Turok
con maggiore confidenza con alcune curiosit� matematiche come ad
esempio la M theory. Insieme hanno sviluppato un ulteriore modello
cosmologico che prende il nome di modello Ekpirotico. Tutti questi
sforzi derivano dall'abbondanza di dati sperimentali con i quali i due
personaggi, Turok nella fattispecie, si sono trovati a confrontarsi in
questi ultimi anni e come si pu� notare lo spettro di possibilit�
esaminate � abbastanza ampio e non precluso alle soluzioni
tradizionali. Fra le altre cose una delle molte varianti del modello
Ekpirotico prevede l'esistenza di componenti non gaussiane nello
spettro della radiazione cosmica di fondo.
La questione evidentemente interessante � che gran parte di queste
ipotesi erano state scartate sulla base dei dati sperimentali. Siccome
per� sia il modello di Penrose che il modello Ekpirotico prevedono
conseguenze sulla fase post-inflattiva (o meglio nella fase post-
inflatonica legata alle soluzioni istantoniche di cui sopra) degli
eventi traumatici della fase pre-big-bang (qualunque cosa significhi
pre) nonch� una struttura matematica essenzialmente simile dal punto
di vista della struttura conforme, � curioso che la possibilit� di una
correlazione fortemente non gaussiana su supporti spaziali compatti
non fosse stata presa in considerazione fino ad ora.
E' probabile che in verit� i due modelli non conducano alle stesse
predizioni, oppure le stesse strutture ammesso che l'analisi dati
condotta da Penrose e Gurzadyan si dimostri corretta e non effetto di
artefatti o di uno scherzo di natura (che finalmente ha ottenuto
l'accesso ai dati di Wmap e Boomerang, dopo la polemica sulla gestione
quasi proprietaria di queste banche dati da parte di alcuni
scienziati, che aveva avviato nel suo libro qualche anno fa) potessero
essere previste anche nel contesto del modello Ekpirotico ma che la
maggiore complessit� della struttura matematica ed interpretativa di
quest'ultimo avesse velato l'evidente. Chiss�, mi piacerebbere avere
un livello meno dilettantesco su questi argomenti cos� affascinanti.
Vi riporto citazione integrale di questo bellissimo passo di Galileo
Galilei con cui m'� sembrato di scorgere una graziosa attinenza con
questa bella scoperta di Roger Penrose.
DISCORSI E DIMOSTRAZIONI MATEMATICHE
INTORNO A DUE NUOVE SCIENZE
ATTENENTI ALLA MECANICA & I MOVIMENTI LOCALI
Sagr. Sospenda in grazia V. S. per un poco la lettura delle cose che
seguono, sin che io mi vo risolvendo sopra certa contemplazione che
pur ora mi si rivolge per la mente; la quale, quando non sia una
fallacia, non � lontana dall'essere uno scherzo grazioso, quali sono
tutti quelli della natura o della necessit�.
� manifesto, che se da un punto segnato in un piano orizontale si
faranno produr sopra 'l medesimo piano infinite linee rette per tutti
i versi, sopra ciascuna delle quali s'intenda muoversi un punto con
moto equabile, cominciandosi a muover tutti nell'istesso momento di
tempo dal segnato punto, e che siano le velocit� di tutti eguali, si
verranno conseguentemente a figurar da essi punti mobili circonferenze
di cerchi, tuttavia maggiori e maggiori, concentrici tutti intorno al
primo punto segnato; giusto in quella maniera che vediamo farsi
dall'ondette dell'acqua stagnante, dopo che da alto vi sia caduto un
sassetto, la percossa del quale serve per dar principio di moto verso
tutte le parti, e resta come centro di tutti i cerchi che vengon
disegnati, successivamente maggiori e maggiori, da esse ondette. Ma se
noi intenderemo un piano eretto all'orizonte, ed in esso piano notato
un punto sublime, dal quale si portano infinite linee inclinate
secondo tutte le inclinazioni, sopra le quali ci figuriamo descender
mobili gravi, ciascheduno con moto naturalmente accelerato, con quelle
velocit� che alle diverse inclinazioni convengono; posto che tali
mobili descendenti fusser continuamente visibili, in che sorti di
linee gli vedremmo noi continuamente disposti? Qui nasce la mia
maraviglia, mentre le precedenti dimostrazioni mi assicurano che si
vedranno sempre tutti nell'istessa circonferenza di cerchi
successivamente crescenti, secondo che i mobili nello scendere si
vanno pi� e pi� successivamente allontanando dal punto sublime, dove
fu il principio della lor caduta.
E per meglio dichiararmi, segnisi il punto subblime A, dal quale
descendano linee secondo qualsivogliano inclinazioni AF, AH, e la
perpendicolare AB, nella quale presi i punti C, D descrivansi intorno
ad essi cerchi che passino per il punto A, segando le linee inclinate
ne i punti F, H, B, E, G, I: � manifesto, per le antecedenti
dimostrazioni, che partendosi nell'istesso tempo dal termine A mobili
descendenti per esse linee, quando l'uno sar� in E, l'altro sar� in G
e l'altro in I; e cos�, continuando di scendere, si troveranno
nell'istesso momento di tempo in F, H, B; e continuando di muoversi
questi ed altri infiniti per le infinite diverse inclinazioni, si
troveranno sempre successivamente nelle medesime circonferenze, fatte
maggiori e maggiori in infinito. Dalle due specie dunque di moti,
delle quali la natura si serve, nasce con mirabil corrispondente
diversit� la generazione di cerchi infiniti: quella si pone, come in
sua sede e principio originario, nel centro d'infiniti cerchi
concentrici; questa si costituisce nel contatto subblime delle
infinite circonferenze di cerchi, tutti tra loro eccentrici: quelli
nascono da moti tutti eguali ed equabili; questi, da moti tutti sempre
inequabili in se stessi, e diseguali l'uno dall'altro tutti, che sopra
le differenti infinite inclinazioni si esercitano. Ma pi�
aggiunghiamo, che se da i due punti assegnati per le emanazioni noi
intenderemo eccitarsi linee non per due superficie sole, orizontale ed
eretta, ma per tutti i versi, s� come da quelle, cominciandosi da un
sol punto, si passava alla produzzione di cerchi, dal minimo al
massimo, cos�, cominciandosi da un sol punto, si verranno producendo
infinite sfere, o vogliam dire una sfera che in infinite grandezze si
andr� ampliando, e questo in due maniere: cio�, o col por l'origine
nel centro, o vero nella circonferenza di tali sfere.
Salv. La contemplazione � veramente bellissima, e proporzionata
all'ingegno del Sig. Sagredo.
Received on Wed Nov 24 2010 - 23:40:48 CET