Re: Aumento della massa con la velocità?
Luciano Buggio ha scritto:
> Siano due elettroni in corsa, uno dietro l'altro, e corrano non perch�
> guidati da un campo elettrico esterno costante a linee parallele (come
> potrebbe esser per esempio quello tra le due piastre di un
> condensatore), ma, come dicevo, perch� "sparati" da qualche sorgente
> (esemplificavo con la radiazione beta).
> Bene. Sappiamo che, poich� sono in moto, si schiaccia
> anteroposteriormente il rispettivo campo elettrico, e si respingono
> quindi l'un l'altro con minore forza.
Suppongo che la loro velocit� relativa sia diversa da zero perch� altrimenti
non c'� lo schiacciamento del campo.
> L'uno � nel campo dell'altro.
> Li supporremo in un istante t0 ad una distanza d, ed avremo cos�, per
> quell'istante e per quella distanza, un valore F0 della Forza di
> Coulomb, che...
[cut]
> Attiviamo un condensatore a due piastre, tra le quali facciamo s� che
> l'intensit� (costante) del campo elettrico sia in ogni punto F0:
uguale a quello di prima? e costante a cosa si riferisce? (rispetto al
tempo?)
Ammettiamo comunque che tu sia riuscito a ricreare quel campo (a me non
cambia niente se � lo stesso elettrone B che lo crea).
Io vorrei ribadire il mio punto di vista: quale che sia il campo elettrico
che vede l'elettrone, la forza che agisce su di esso � INDIPENDENTE dalla
velocit� dell'elettrone ed � data da F=qE.
Lo schiacciamento del campo di una carica in moto deve essere visto come un
effetto in cui l'elettrone � *sorgente* e non carica di prova. In altre
parole l'elettrone non vede il proprio campo anche se esso � schiacciato.
(Sempre assumendo che non vi sia autointerazione)
A presto
Gabriele
Received on Sat Jun 15 2002 - 20:20:19 CEST
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