Re: Aumento della massa con la velocità?

From: Gabriele de Chiara <gadec_at_libero.it>
Date: Sat, 15 Jun 2002 20:20:19 +0200

Luciano Buggio ha scritto:
> Siano due elettroni in corsa, uno dietro l'altro, e corrano non perch�
> guidati da un campo elettrico esterno costante a linee parallele (come
> potrebbe esser per esempio quello tra le due piastre di un
> condensatore), ma, come dicevo, perch� "sparati" da qualche sorgente
> (esemplificavo con la radiazione beta).
> Bene. Sappiamo che, poich� sono in moto, si schiaccia
> anteroposteriormente il rispettivo campo elettrico, e si respingono
> quindi l'un l'altro con minore forza.

Suppongo che la loro velocit� relativa sia diversa da zero perch� altrimenti
non c'� lo schiacciamento del campo.

> L'uno � nel campo dell'altro.
> Li supporremo in un istante t0 ad una distanza d, ed avremo cos�, per
> quell'istante e per quella distanza, un valore F0 della Forza di
> Coulomb, che...

[cut]
> Attiviamo un condensatore a due piastre, tra le quali facciamo s� che
> l'intensit� (costante) del campo elettrico sia in ogni punto F0:

uguale a quello di prima? e costante a cosa si riferisce? (rispetto al
tempo?)



Ammettiamo comunque che tu sia riuscito a ricreare quel campo (a me non
cambia niente se � lo stesso elettrone B che lo crea).
Io vorrei ribadire il mio punto di vista: quale che sia il campo elettrico
che vede l'elettrone, la forza che agisce su di esso � INDIPENDENTE dalla
velocit� dell'elettrone ed � data da F=qE.


Lo schiacciamento del campo di una carica in moto deve essere visto come un
effetto in cui l'elettrone � *sorgente* e non carica di prova. In altre
parole l'elettrone non vede il proprio campo anche se esso � schiacciato.
(Sempre assumendo che non vi sia autointerazione)

A presto
Gabriele
Received on Sat Jun 15 2002 - 20:20:19 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:33 CET