Re: Un intepretazione personale della velocità della luce

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Thu, 06 Jun 2002 15:13:05 -0700

gianni morando wrote:

> Quindi c+0.1c = c

> Se invece consideriamo le velocit� relative si ha che Vr+Cr =
> 0.1Cr+1Cr = 1.1Cr.

Questa e` una operazione matematica corretta. Si riesce a misurare, nel
mondo fisico, questa somma?

> Ricorda sempre che la matematica � solo uno strumento. La fisica si
> spiega con concetti fisici.

E soprattutto con misure. Esistono delle misure con cui si puo` mostrare
che la velocita` relativa esiste e che si comporta come dici?

> Dal punto di vista fisico abbiamo fatto una "scoperta", cio� abbiamo
> capito che la velocit� classica � un'invenzione umana. La natura non
> ha razionalit� umana, e funziona con un'altra logica.

No, non hai scoperto nulla. Hai definito una grandezza come piace a te,
il che e` perfettamente valido. Purtroppo la natura non legge i tuoi
messaggi, e non si adegua. Devi mostrare un esperimento che sia
quantitativamente descritto dalla velocita` relativa. Ad esempio il
doppler non e` descritto dalla velocita` relativa.

> Se ragioniamo con mentalit� scolastica parliamo di effetto Doppler,

Che peraltro e` utile quando si deve fare il tracking di un satellite
artificiale. Se usi la velocita` relativa i conti non tornano con le
misure. E la validazione di una teoria fisica, e` quella di descrivere
quantitativamente quello che accade nel mondo.

> se
> convertiamo le misure nelle rispettive dimensioni (a scala) parliamo
> di "velocit� relative" che non "cambiano a seconda del problema" ma
> sono rigidamente legate alle loro dimensioni.

Mostrami due problemi con scale diverse che abbiano le stesse equazioni
numeriche per la soluzione. Il concetto di scalare un problema e` ben
noto. Pensa che i fisici spesso mettono c=1.

> > Se prendi il risultato che hai ottenuto e lo ritrasformi in normali
> > kilomentri al secondo, trovi che 300.000 km/s+30.000 km/s=330.000 km/s.
> > Dal punto di vista aritmetico funziona, da quello fisico no.
> >
> Pensi questo perch� continui a ragionare in maniera scolastica (o
> classica).

Mostrami come misurare la velocita` relativa e a cosa serve.

Tieni presente che posso sempre fare un cambiamento di unita` di misura,
e passare dalle velcoita` relative, conoscendo la lunghezza d'onda,
tornare nel mondo standard. Accidentalmente la velocita` relativa della
luce cambia numericamente con il problema che stai affrontando, e questo
non e` per nulla accattivante.

> mentre la natura somma le "velocit� relative".

No, tu sommi le velocita` relative. Mostra una misura da cui si possa
vedere che le velocita` relative esistono, che si sommano e che danno
risultati quantitativi corretti.

Nel caso doppler che avevi introdotto, mostra che usando la velocita`
relativa ottieni nel caso classico 1.1111111 MHz, e nel caso
relativistico 1.1055... MHz. Hai solo mostrato che, tornando nel mondo
classico, quello in cui per il momento si sanno fare le misure, ottieni
un risultato di 1.1 MHz, che e` sbagliato.

> Abbiamo trascurato gli effetti relativistici, che esistono e mostrano
> "un altro tipo di elasticit� del tempo" che dipende dalla velocit�
> classica.

Anche senza andare sul relativistico, la frequenza che ottieni e`
semplicemente sbagliata (1.1 MHz rispetto a 1.111111 MHz).
 
> Certo perch� la formula dell'effetto Doppler � rapportata alla
> velocit� classica. In relativit� dimensionale � solo una somma ...

Ma a cosa serve? Mi pare che l'effetto doppler l'avessi tirato in ballo
tu. Ma non viene spiegato quantitativamente dalla velocita` relativa.
 
> Nel caso di un alternatore a scala 1/10 rispetto ad uno preso come
> riferimento a 50 Hz, tutte le dimensioni lineari devono essere 10
> volte pi� piccole, compresi gli avvolgimenti (solo le dimensioni).
> Poi andiamo a verificare cosa succede ... immagino che la frequenza
> generata sia molto pi� elevata, perch� il tempo scorre pi�
> velocemente.

Chiedo scusa, ho sbagliato esempio. Credevo che conoscessi da cosa
dipende la frequenza generata da un alternatore. Cancella questo
esempio. Ricordavo da un vecchio post che eri un ingegnere
elettrotecnico, mi sono sbagliato.

Ciao

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri Jun 07 2002 - 00:13:05 CEST

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