On 18 Nov, 10:14, LuigiFortunati <fortunati.lu..._at_gmail.com> wrote:
> Se nessun lampo si perde, non c'e' il rallentamento previsto dalla
> teoria, cioe' non succede che per A e' rallentato B e,
> contemporaneamente, che per B e' rallentato A.
A quanto vedo, nessuno ha piu' voglia di confrontarsi sui numeri.
Io ero partito dall'idea che dei 300 lampi di B, solo 150
arrivassero ad A.
Invece mi e' stato spiegato, con tanto di dimostrazioni, formule e
teorema di Pitagora Lorentziano, che "l'osservatore A ricever�
comunque tutti i 300 segnali luminosi emessi da B prima dello
scontro".
Benissimo, recepisco questa precisazione e parto proprio da qui.
I dati certi sono:
- il tempo totale (proprio) dell'osservatore A (dal momento in cui
emette il primo lampo e fino allo scontro finale) e' di cinque minuti
- in quegli stessi 5 minuti (e non in altri) egli emette un totale di
300 lampi e altrettanti ne riceve da B.
Da questi dati, emergono due conseguenze incontestabili:
- il tempo proprio di A scorre al ritmo di 300 lampi ogni 5 minuti (60
lampi al minuto)
- anche il tempo di B (a giudizio di A) scorre al ritmo di 300 lampi
ogni 5 minuti.
A giudizio di A, il suo tempo proprio scorre allo stesso ritmo di B!
Dove sta il rallentamento previsto dalla RR?
Non sta da nessuna parte.
Ho ridotto tutto all'essenziale, cosi' che sia facilissimo trovare
eventuali errori o incongruenze.
Se i sostenitori della RR riescono a trovarne in questi pochi numeri
e in queste semplici considerazioni, faranno bene a esplicitarli, per
evitare che anche qualcun altro possa formarsi delle idee sbagliate.
Se errori non ce ne sono, allora i sostenitori della RR faranno bene
a non commentare questa mia confutazione (e seguire il consiglio di
chi dice che e' meglio non impegolarsi in queste questioni).
Luigi Fortunati.
Received on Fri Nov 19 2010 - 10:24:57 CET
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